Contributi per interventi di riduzione del rischio sismico su edifici privati

In attuazione dell’art. 14 dell’Ordinanza C.D.P.C. n.293/2015, e in ottemperanza a quanto stabilito dalla  Delibera di Giunta regionale n.573/2016, dal 1 settembre 2016 al 31 ottobre 2016 sarà reso pubblico il bando che dispone contributi per interventi strutturali di riduzione del rischio sismico su edifici privati.
 
Nei comuni sotto elencati il bando dispone contributi per interventi strutturali di riduzione del rischio sismico su edifici privati:
  • Alfonsine (RA) – importo destinato pari a 2.183.450,57 euro;
  • Ravenna  – importo destinato pari a 173.906,29 euro;
  • Castel San Pietro, Ozzano dell’Emilia (BO) – importo destinato pari a 473.473,88 euro;
  • Albareto, Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano (PR) – importo destinato pari a 201.373,39 euro;
  • Casalgrande, Castellarano, Viano (RE) – importo destinato pari a 523.352,11 euro.
La suddivisione delle risorse, effettuata sulla base della popolazione ISTAT dei Comuni interessati, potrà essere rimodulata se l’importo destinato risultasse eccedente rispetto alle richieste di finanziamento pervenute nei territori d’ambito. I contributi potranno essere richiesti da proprietario di edificio singolo; amministratore di edificio condominiale formalmente costituito, rappresentante della comunione designato all’unanimità.
 
La domanda di contributo dovrà essere presentata, non oltre la scadenza del bando, consegnando presso lo Sportello comunale competente il modulo costituito dall’Allegato 4 all’Ordinanza suddetta, rintracciabile sia nella pagina web del Comune che nella sezione dedicata del sito "Interventi di riduzione del rischio sismico".
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Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.

Esclamativa 08/05/2025 Regione Lombardia - PMI: contributi a fondo perduto per l'ottenimento della parità di genere

La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.

A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.

Due le linee di finanziamento:

  • Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;

  • Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.

La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.

I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.

Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.

Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.

Esclamativa 07/05/2025 RUBRICA SMART 5.0 - Stage V: il passepartout per accedere al Piano Transizione 5.0

Con il Piano Transizione 5.0 si aprono scenari interessanti anche per il comparto agricolo, grazie alla possibilità di accedere a importanti agevolazioni per la sostituzione di trattrici e macchine semoventi non stradali.

Grazie ad un recente aggiornamento normativo (FAQ 4.24 del 10 aprile 2025), quando questi mezzi sono dotati di motorizzazione Stage V e vanno a sostituire veicoli obsoleti con motori Stage I o precedenti possono rientrare nei progetti agevolati previsti dal Piano Transizione 5.0

Nell’articolo della Rubrica 5.0 Smart, l’ing. Salvatore Rossini – Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa – illustra nel dettaglio come sfruttare al meglio questa opportunità.