Il DDL della Legge di Bilancio 2021 ha introdotto alcune novità anche in merito al Credito d’Imposta Formazione 4.0, bonus istituito con la Legge di Bilancio 2018, che spetta per le spese di formazione finalizzata a consolidare od acquisire le seguenti “tecnologie abilitanti”:
La prima novità contenuta nel DDL della Legge di Bilancio 2021 riguarda la proroga del beneficio a tutto il 2022.
La seconda novità è invece relativa all’ ampliamento dell’elenco delle spese ammissibili che vede l’introduzione delle seguenti spese:
Tali spese si vanno dunque ad aggiungere alle spese già previste dalla disciplina vigente, di seguito riportate:
Rimangono invariate le percentuali del credito d’imposta per le piccole, medie e grandi imprese, come di seguito riassunto:
La misura del credito d’imposta è comunque aumentata per tutte le imprese, fermi restando i limiti massini annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra-svantaggiati, come definite dal decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali 17 ottobre 2017.
Confermati anche i beneficiari del bonus formazione 4.0 ovverosia le Imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali, enti non commerciali residenti svolgenti attività commerciali rilevanti ai fini del reddito di impresa, imprese residenti all’estero con stabili organizzazioni sul territorio italiano.
Aprirà il prossimo 27 aprile 2023 il Bando Nuova Impresa di Unioncamere Lombardia che finanzia con un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili e dell'importo massimo concedibile di 10.000 euro.
Finanziate le spese per l’avvio della nuova impresa, anche in forma di lavoro autonomo.
È stato presentato il Piano strategico 2023-2025 “Impatto d’impresa. Sì, un patto per la crescita” di Simest, la società del gruppo Cdp che supporta la crescita e la competitività delle imprese italiane nel mondo. Il piano prevede nel triennio un impegno complessivo di risorse per 18,5 miliardi, in aumento del 20% rispetto al triennio precedente. Nel 2025 le risorse impegnate saranno 6,8 miliardi, rispetto agli attuali 1,7 mld.
La legge di bilancio 2023 ha stanziato per la Nuova Sabatini 30 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 che le imprese possono sfruttare per finanziare i propri investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
Esteso inoltre a 18 mesi il termine ultimo per realizzare gli investimenti.