Il DDL della Legge di Bilancio 2021 ha introdotto alcune novità anche in merito al Credito d’Imposta Formazione 4.0, bonus istituito con la Legge di Bilancio 2018, che spetta per le spese di formazione finalizzata a consolidare od acquisire le seguenti “tecnologie abilitanti”:
La prima novità contenuta nel DDL della Legge di Bilancio 2021 riguarda la proroga del beneficio a tutto il 2022.
La seconda novità è invece relativa all’ ampliamento dell’elenco delle spese ammissibili che vede l’introduzione delle seguenti spese:
Tali spese si vanno dunque ad aggiungere alle spese già previste dalla disciplina vigente, di seguito riportate:
Rimangono invariate le percentuali del credito d’imposta per le piccole, medie e grandi imprese, come di seguito riassunto:
La misura del credito d’imposta è comunque aumentata per tutte le imprese, fermi restando i limiti massini annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra-svantaggiati, come definite dal decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali 17 ottobre 2017.
Confermati anche i beneficiari del bonus formazione 4.0 ovverosia le Imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali, enti non commerciali residenti svolgenti attività commerciali rilevanti ai fini del reddito di impresa, imprese residenti all’estero con stabili organizzazioni sul territorio italiano.
Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo attivano lo sportello 2024 del bando “Nuova Impresa” finalizzato a sostenere l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale, anche quale opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l’erogazione di contributi sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese.
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile nel limite massimo di € 10.000,00.
Nuovo decreto finalizzato all'incentivazione dei processi di capitalizzazione delle PMI tramite l'incremento dell'ammontare del contributo a fronte di investimenti previsti dal decreto 22/4/2022.
A fronte dell'aumento di capitale, il contributo è incrementato:
a. al 5% per le micro e piccole imprese;
b. al 3,575 % per le medie imprese.
Al via l'incentivo della CCIAA dell’Umbria per promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented, volti a sostenere la transizione ecologica del tessuto produttivo.
La Camera di commercio assegna un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili fino ad un massimo di contributo di euro 7.000,00.