CCIAA Brescia: Contributi a fondo perduto per lo smart working

Pubblicato dalla Camera di Commercio di Brescia un bando per incentivare e promuovere l'utilizzo dello smart working, del lavoro agile e del lavoro digitale nelle imprese e la diffusione delle tecnologie digitali.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto 

Possono fare richiesta di contributo le micro, piccole e medie imprese bresciane operanti in tutti i settori economici. 

Cosa finanzia il contributo a fondo perduto 

I contributi sono concessi per favorire lo smart working aziendale, il lavoro agile ed il lavoro digitale e l'innovazione tecnologica per l'impresa digitale mediante il sostegno finanziario agli investimenti effettuati, acquistati, completamente pagati e installati, nel periodo 1.8.2020 – 31.12.2020.

Sono previste 5 differenti misure:

  • MISURA 1. Servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working;
  • MISURA 2. Investimenti in innovazione nell'ambito del progetto PID – Punto Impresa Digitale;
  • MISURA 3. Progettazione, restyling e/o nuova realizzazione di siti web aziendali, anche di e-commerce, per lo sviluppo di azioni di web marketing dei propri prodotti, anche attraverso social media marketing, direct email marketing e mailing list;
  • MISURA 4. Tecnologie per la sicurezza e per la prevenzione di atti criminosi;
  • MISURA 5. Riduzione consumi energetici ed impatto ambientale e rifiuti.

Quali sono le spese ammissibili

Sono finanziabili le seguenti spese:

  • MISURA 1. Servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working:
  •  – Attività preliminari all’adozione del piano di smart working;
  •  – Attività di formazione rivolta ai dipendenti dell'impresa;
  •  – Avvio e monitoraggio di un progetto pilota. Acquisto di “strumenti tecnologici” per l’attuazione del piano di smart working, per il lavoro agile ed il lavoro digitale:
  •  – Acquisto di nuova strumentazione tecnologica hardware (notebook, smartphone, accessori);
  •  – Acquisto di software funzionali allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità smart working e/o digitale da remoto. Gli investimenti dovranno essere riferiti esclusivamente alla sede legale e/o unità locale in provincia di Brescia.
  • MISURA 2. Investimenti in innovazione nell'ambito del progetto PID – Punto Impresa Digitale:
  •  - Consulenza, relativa ad una o più tecnologie di cui agli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e s.m.i. e di altre tecnologie digitali propedeutiche o complementari, erogata da fornitori che sono elencati specificamente nel punto 5 del presente bando;
  • - Formazione, riguardante una o più tecnologie di cui agli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e s.m.i. e di altre tecnologie digitali propedeutiche o complementari, erogata da fornitori che verranno elencati specificamente nel bando di concorso (la formazione non può avere un costo superiore al 30% del totale della spesa prevista dall’impresa);
  • - Acquisto di attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto di digitalizzazione dell'impresa.
  • MISURA 3. Progettazione, restyling e/o nuova realizzazione di siti web aziendali, anche di e-commerce, per lo sviluppo di azioni di web marketing dei propri prodotti, anche attraverso social media marketing, direct email marketing e mailing list.
  • MISURA 4. Tecnologie per la sicurezza per la prevenzione di atti criminosi. Sono ammissibili gli investimenti sostenuti per l'acquisto di:
  • - Impianti antintrusione, antifurti o allarmi con sistemi di rilevamento satellitare collegati alle centrali di vigilanza;
  •  - Attrezzature per video-sorveglianza;
  • - Video-protezione con cassetta di registrazione e assimilabili nel rispetto del d. lgs. 30 giugno 2003 n. 196 sulla tutela della privacy;
  •  -Telecamere collegate direttamente con le centrali delle forze dell’ordine.
  • - Impianti anti taccheggio, vetri antisfondamento, telecamere, casseforti e armadi blindati.
  • MISURA 5. Riduzione consumi energetici ed impatto ambientale e rifiuti. Sono ammissibili gli investimenti sostenuti per l'acquisto di:
  • Attrezzature per il lavaggio delle stoviglie per uso professionale o di categoria A secondo la Direttiva 97/17 CE e successive modifiche, impianti e attrezzature per il riciclo dell’acqua e la riduzione dei flussi e degli scarichi idrici;
  • Attrezzature per il freddo (frigoriferi, celle frigorifere, congelatori, surgelatori, abbattitori termici, e simili) per uso professionale o di categoria A+o A++ secondo la Direttiva 94/2 CE e successive modifiche (con esclusione di condizionatori, impianti di climatizzazione e simili previsti al punto 3.5).
  •  Attrezzature per il caldo limitatamente a forni elettrici o micro onde per uso professionale o di categoria A secondo la Direttiva 2002/40 CE e successive modifiche.
  • Attrezzature per la produzione di energia da fonti rinnovabili: Impianti fotovoltaici di generazione di energia, con superfici non inferiori a 16 mq. o, alternativamente, con produzione nominale di energia non inferiore a 2 kW;
  • Impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o integrazione con l’impianto di riscaldamento e/o integrazione al fabbisogno termico dei processi produttivi, impianti solari termici, impianti di raffreddamento/ condizionamento basati sull’energia solare (Solar cooling), impianti geotermici a bassa entalpia.
  • Attrezzature per interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e gestione energetica: interventi per l’efficienza energetica degli impianti (acquisto di impianti, beni e strumenti che consentano la riduzione puntuale dei consumi e il conseguimento di più alti rendimenti energetici per la climatizzazione degli ambienti, come ad es. pompe di calore ad assorbimento a gas; caldaie centralizzate o a condensazione; impianti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento, cappe di aspirazione dei fumi ad uso professionale e a basso consumo energetico, raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti;
  •  Sistemi di monitoraggio dell’efficienza energetica quali telecontrollo, sistemi di contabilizzazione energetica, ecc.);
  •  Interventi per l’efficienza energetica dei sistemi per l’illuminazione (apparecchi ad alta efficienza, ecc.);
  • Sistemi di illuminazione esterna che non generano inquinamento luminoso ad esempio mediante l’utilizzo di lampade al sodio in alta pressione;
  • Impianti a sensore di presenza a spegnimento automatico.
  • Riduzione dei rifiuti: compattatori di rifiuti organici/imballaggi, tritarifiuti ad uso professionale per attività di somministrazione.

Misura del contributo a fondo perduto 

Il bando prevede la concessione di un contributo del 50% dei costi sostenuti nel periodo 1.8.2020 - 31.12.2020.

  • Il contributo massimo per la Misura 1 è di euro 5.000 per ogni impresa.
  • Il contributo massimo per la Misura 2 è di euro 10.000 per ogni impresa.
  • Il contributo massimo per le Misure 3 e 5 è di Euro 5.000 per ogni impresa.
  • Il contributo massimo per la Misura 4 è di Euro 2.500 per ogni impresa.

La spesa minima ammissibile è di euro 1.000,00.

Prevista una premialità per le imprese in possesso del rating di legalità, nella seguente misura:

  • Possesso di 1 stella di rating – premialità di € 150;
  • Possesso di 2 stelle di rating – premialità di € 300;
  • Possesso di 3 stelle di rating – premialità di € 500.

Prevista inoltre una premialità aggiuntiva di € 1.000 al contributo che verrà erogato per le imprese femminili.

Quando presentare domanda

Le domande di contributo devono essere presentate, esclusivamente in via telematica, da lunedì 11 gennaio 2021 a lunedì 18 gennaio 2021 dalle ore 9 e fino alle 16. 

News & Eventi
Esclamativa 12/05/2025 Regione Marche: Incentivi per interventi di efficientamento energetico

La Regione Marche mette a disposizione oltre 20 milioni di euro per sostenere le imprese in interventi di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% le emissioni di gas serra rispetto alla situazione iniziale. Possono partecipare tutte le imprese, di ogni dimensione, operanti in settori come industria, costruzioni, commercio, trasporti, energia, servizi tecnici e altri.

Gli investimenti ammissibili includono, ad esempio, impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sostituzione di impianti o macchinari ad alta efficienza, e miglioramenti energetici sugli edifici produttivi.

Il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 100% dei costi, combinando fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso zero.

La procedura è a sportello, con domande valutate in ordine di arrivo. Le imprese potranno presentare richiesta dalle ore 10:00 del 23 luglio alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.

Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.

Esclamativa 08/05/2025 Regione Lombardia - PMI: contributi a fondo perduto per l'ottenimento della parità di genere

La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.

A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.

Due le linee di finanziamento:

  • Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;

  • Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.

La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.

I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.

Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.

Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.