Bando startup innovative: la Regione Emilia-Romagna conferma la riapertura nel 2025

Nel calendario degli incentivi regionali, la Regione Emilia-Romagna ha fornito un’anticipazione sulla riapertura, nel 2025, del bando Sostegno allo sviluppo delle startup innovative, misura dedicata all’avvio, alla crescita e al consolidamento di imprese ad alto contenuto tecnologico e strategico.

In attesa della pubblicazione ufficiale, è possibile fare riferimento alle condizioni previste nella versione precedente del bando.

 

CONTRIBUTI 

Si ipotizza:

Contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 150.000 euro per impresa. 

La percentuale di contributo a fondo perduto è elevabile di:

A) 10 punti percentuali, nel caso in cui i progetti proposti prevedano l’assunzione di almeno una persona con contratto a tempo indeterminato, a tempo pieno e stabilmente collocata nell’unità locale nella quale si realizza il progetto.

B) 5 punti percentuali (si applicherà un unico incremento per una sola delle situazioni sotto descritte):

  • qualora l’attività di impresa del richiedente sia caratterizzata dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile in termini di partecipazione finanziaria al capitale sociale;
  • qualora i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree montane 
  • qualora i soggetti operino nelle Aree Interne 
  • localizzazione delle imprese o delle unità locali coinvolte nelle aree comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale
  • qualora le unità locali in cui vengono svolti i progetti siano localizzati in una delle aree interessate dalle avverse condizioni metereologiche che, a partire dal giorno 1° maggio 2023, hanno colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena.

 

BENEFICIARI

Possono accedere al bando le micro e piccole imprese iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese come startup innovative. È richiesta la presenza di una unità locale in Emilia-Romagna (attiva o da attivare entro i termini indicati dal bando) e il rispetto di requisiti di regolarità e solidità economica.

Sono escluse le imprese agricole.

 

INTERVENTI AGEVOLABILI

Il contributo sostiene piani di investimento con forte contenuto tecnologico o innovativo, tra cui:

  • sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni basati su know-how tecnico e scientifico;

  • valorizzazione economica di risultati di ricerca o trasferimento tecnologico;

  • introduzione di nuovi modelli di business o soluzioni organizzative innovative.

Tra le attività finanziabili: sviluppo prototipi, testing, strategie di marketing, internazionalizzazione, scale-up industriale, rafforzamento del team.

 

SPESE AMMISSIBILI

Nella scorsa edizione sono state considerate ammissibili, tra le altre:

  • acquisto o noleggio di impianti, macchinari, attrezzature, licenze software e brevetti (anche usati o rigenerati);

  • affitto di laboratori;

  • consulenze specialistiche (esclusi gli ambiti amministrativo-contabile);

  • partecipazione a fiere (fino a 20.000 euro);

  • costi per personale e amministratori (entro il 20% del totale delle altre spese);

  • spese generali forfettarie calcolate al 5%.

 

PRESENTAZIONE DOMANDE

La procedura sarà valutativa a graduatoria. I termini per la presentazione delle domande non sono ancora stati pubblicati.

Chi desidera presentare domanda può intanto iniziare a strutturare il progetto imprenditoriale seguendo le indicazioni della versione precedente del bando.

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Le principali novità:

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  • Anticipazione fino al 30% del contributo da parte del GSE;

  • Cumulo più favorevole: esclusa la riduzione della tariffa premio anche per le persone fisiche.

Previsti un contributo a fondo perduto fino al 40% per impianti rinnovabili e una tariffa incentivante fino a 120 €/MWh sull’energia condivisa, valida per 20 anni.