Nel calendario degli incentivi regionali, la Regione Emilia-Romagna ha fornito un’anticipazione sulla riapertura, nel 2025, del bando Sostegno allo sviluppo delle startup innovative, misura dedicata all’avvio, alla crescita e al consolidamento di imprese ad alto contenuto tecnologico e strategico.
In attesa della pubblicazione ufficiale, è possibile fare riferimento alle condizioni previste nella versione precedente del bando.
Si ipotizza:
Contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 150.000 euro per impresa.
La percentuale di contributo a fondo perduto è elevabile di:
A) 10 punti percentuali, nel caso in cui i progetti proposti prevedano l’assunzione di almeno una persona con contratto a tempo indeterminato, a tempo pieno e stabilmente collocata nell’unità locale nella quale si realizza il progetto.
B) 5 punti percentuali (si applicherà un unico incremento per una sola delle situazioni sotto descritte):
Possono accedere al bando le micro e piccole imprese iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese come startup innovative. È richiesta la presenza di una unità locale in Emilia-Romagna (attiva o da attivare entro i termini indicati dal bando) e il rispetto di requisiti di regolarità e solidità economica.
Sono escluse le imprese agricole.
Il contributo sostiene piani di investimento con forte contenuto tecnologico o innovativo, tra cui:
sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni basati su know-how tecnico e scientifico;
valorizzazione economica di risultati di ricerca o trasferimento tecnologico;
introduzione di nuovi modelli di business o soluzioni organizzative innovative.
Tra le attività finanziabili: sviluppo prototipi, testing, strategie di marketing, internazionalizzazione, scale-up industriale, rafforzamento del team.
Nella scorsa edizione sono state considerate ammissibili, tra le altre:
acquisto o noleggio di impianti, macchinari, attrezzature, licenze software e brevetti (anche usati o rigenerati);
affitto di laboratori;
consulenze specialistiche (esclusi gli ambiti amministrativo-contabile);
partecipazione a fiere (fino a 20.000 euro);
costi per personale e amministratori (entro il 20% del totale delle altre spese);
spese generali forfettarie calcolate al 5%.
La procedura sarà valutativa a graduatoria. I termini per la presentazione delle domande non sono ancora stati pubblicati.
Chi desidera presentare domanda può intanto iniziare a strutturare il progetto imprenditoriale seguendo le indicazioni della versione precedente del bando.
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In arrivo una nuova misura della Regione Lombardia per sostenere la crescita e la competitività delle microimprese attraverso interventi di innovazione tecnologica su impianti e attrezzature, con l’obiettivo di efficientamento energetico.
Previsti contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un massimo di 50.000 euro.
Le domande potranno essere presentate prossimamente, con procedura valutativa a sportello.
Le risorse residue destinate alla misura sono 178.668.093,00 euro
Nuovo bando MIMIT: 320 milioni di euro per le PMI che investono in energia rinnovabile
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un bando da 320 milioni di euro per supportare le PMI italiane nell’investimento in energia rinnovabile.
L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo, sistemi di accumulo energetico e diagnosi energetiche.
Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.
Dal 26 giugno 2025 è in vigore il decreto del 16 maggio 2025 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che rafforza gli incentivi del PNRR destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e ai sistemi di autoconsumo collettivo.
Le principali novità:
Estensione ai Comuni fino a 50.000 abitanti (rispetto ai 5.000 previsti in origine);
Anticipazione fino al 30% del contributo da parte del GSE;
Cumulo più favorevole: esclusa la riduzione della tariffa premio anche per le persone fisiche.
Previsti un contributo a fondo perduto fino al 40% per impianti rinnovabili e una tariffa incentivante fino a 120 €/MWh sull’energia condivisa, valida per 20 anni.