Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un nuovo bando per sostenere le PMI italiane con contributi a fondo perduto dedicati all’autoproduzione di energia elettrica.
L’iniziativa sostiene le piccole e medie imprese nell’installazione di impianti solari fotovoltaici o mini eolici per l’autoconsumo immediato e, se necessario, sistemi di stoccaggio energetico.
Con una dotazione di 320 milioni di euro, il 40% delle risorse è destinato alle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre un altro 40% sarà riservato a micro e piccole imprese.
L’obiettivo è incentivare la transizione energetica delle PMI, riducendo i costi e aumentando l’autonomia energetica con soluzioni innovative e sostenibili.
Le risorse residue destinate alla misura sono 178.668.093,00 euro
Le agevolazioni del bando MIMIT sono concesse tramite contributi a fondo perduto, nei limiti delle risorse disponibili, con queste percentuali:
Non è consentito il doppio finanziamento: lo stesso costo progettuale non può essere rimborsato due volte con fondi pubblici, anche se di diversa origine.
Requisito: almeno il 75% dell’energia immagazzinata deve provenire dall’impianto fotovoltaico o mini eolico collegato direttamente.
A. Esecuzione di una diagnosi energetica ex-ante conforme al decreto legislativo n. 102/2014.
Gli interventi devono rispettare le seguenti condizioni:
A. Un’unità produttiva per intervento, in piena disponibilità del proponente, situata in Italia;
B. Realizzazione su edifici esistenti o coperture di strutture pertinenziali destinati stabilmente all’attività d’impresa;
C. Energia prodotta interamente destinata all’autoconsumo. L’energia eccedentaria può essere accumulata, ceduta o immessa in rete;
D. Importo delle spese ammissibili compreso tra €30.000 e €1.000.000.
E. Avvio successivo alla presentazione della domanda, dimostrato da almeno uno dei seguenti criteri:
Termine massimo di completamento: 18 mesi dal provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Sono agevolabili le spese direttamente connesse e funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, inclusi:
Le spese devono:
Le spese per la diagnosi energetica ex-ante sono ammissibili fino al 3% del totale delle spese per impianti, tecnologie digitali e sistemi di stoccaggio.
Le imprese beneficiarie devono:
La domanda di agevolazione deve essere presentata esclusivamente in formato elettronico a partire dalle ore 12.00 del giorno 8 luglio 2025 e fino alle ore 12.00 del giorno 30 settembre 2025.
Le agevolazioni sono concesse tramite una procedura valutativa a graduatoria, secondo quanto stabilito nel decreto.
Le agevolazioni saranno erogate dal Soggetto Attuatore in un massimo di due stati di avanzamento lavori (SAL), di cui l’ultimo a saldo.
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Nel calendario regionale degli incentivi 2025, la Regione Emilia-Romagna ha comunicato, come anticipazione, che il bando a sostegno delle startup innovative riaprirà.
L’intervento conferma l’impegno regionale per la crescita sul territorio di imprese ad alto contenuto innovativo e strategico per i sistemi produttivi locali. Il bando punta a sostenere piani di investimento lungo tutte le fasi di crescita dell’impresa.
Poichè il bando sarà pubblicato prossimamente, le informazioni attuali si basano sulle linee della precedente edizione.
In arrivo una nuova misura della Regione Lombardia per sostenere la crescita e la competitività delle microimprese attraverso interventi di innovazione tecnologica su impianti e attrezzature, con l’obiettivo di efficientamento energetico.
Previsti contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un massimo di 50.000 euro.
Le domande potranno essere presentate prossimamente, con procedura valutativa a sportello.
Dal 26 giugno 2025 è in vigore il decreto del 16 maggio 2025 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che rafforza gli incentivi del PNRR destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e ai sistemi di autoconsumo collettivo.
Le principali novità:
Estensione ai Comuni fino a 50.000 abitanti (rispetto ai 5.000 previsti in origine);
Anticipazione fino al 30% del contributo da parte del GSE;
Cumulo più favorevole: esclusa la riduzione della tariffa premio anche per le persone fisiche.
Previsti un contributo a fondo perduto fino al 40% per impianti rinnovabili e una tariffa incentivante fino a 120 €/MWh sull’energia condivisa, valida per 20 anni.