La CCIAA di Bologna intende sostenere le micro, piccole e medie imprese bolognesi che subiscono disagi dai lavori dei grandi cantieri in corso nell’area metropolitana di Bologna, assegnando ristori per ridurre le conseguenze economiche di tali disagi.
Ai fini del presente regolamento sono considerati grandi cantieri quelli di pubblica utilità riguardanti rilevanti infrastrutture stradali (ad es. Tram di Bologna, Pontelungo, Nodo ferrostradale di Casalecchio, strade provinciali interrotte) o siti che hanno un impatto diffuso sulle attività economiche (ad es. messa in sicurezza Torre Garisenda). Non sono considerati grandi cantieri e non danno diritto al ristoro i lavori che interessano singoli edifici o complessi residenziali (lavori superbonus, rifacimento facciate ecc.).
I ristori sono assegnati a fondo perduto in funzione della percentuale di calo di fatturato registrata nel primo semestre 2024 (1/1/2024-30/6/2024) rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2023 (1/1/2023- 30/6/2023) specificamente presso la sede/unità locale per la quale si presenta domanda. Il ristoro è determinato nella misura indicata di seguito:
Possono partecipare al presente Regolamento le imprese con sede legale e/o unità locale operativa nell’area metropolitana di Bologna, iscritte al Registro Imprese/REA della Camera di Commercio di Bologna. In particolare le Imprese richiedenti devono possedere, alla data di presentazione della domanda, i seguenti requisiti:
Le imprese dovranno possedere i requisiti richiesti in modo continuativo dalla data di domanda fino all’erogazione del ristoro.
Ogni impresa può presentare una sola domanda di ristoro, che dovrà riguardare la sede legale o una unità locale, risultante dalla visura camerale ed attiva, ubicata nell’area metropolitana di Bologna nel raggio di 200 metri dai luoghi in cui sono presenti grandi cantieri. Per la verifica della distanza andrà considerata la misura calcolata mediante l’applicazione Google Maps.
Le domande di ristoro dovranno essere inviate entro le ore 13 del 18 ottobre 2024, in modalità telematica.
I ristori sono assegnati prioritariamente alle domande ammissibili delle imprese femminili, delle imprese giovanili e di quelle in possesso del rating di legalità, ordinando le domande inviate da parte di queste tre categorie di imprese in ordine decrescente di percentuale di calo di fatturato dichiarato nel modulo. Nell’ambito della stessa percentuale di calo di fatturato le domande vengono ulteriormente ordinate in base all’ordine cronologico di invio delle domande.
Successivamente, in presenza di disponibilità residue, si procederà all’assegnazione del ristoro alle altre imprese ammissibili, ordinando le domande inviate in ordine decrescente di percentuale di calo di fatturato dichiarato nel modulo.Nell’ambito della stessa percentuale di calo di fatturato le domande vengono ulteriormente ordinate in base all’ordine cronologico di invio delle domande.
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Il contributo è a fondo perduto fino al 60%, con massimali da 150.000 a 500.000 euro a seconda dell’anzianità e del regime di aiuto scelto.