Regione Emilia Romagna: Contributi a Fondo Perduto per progetti di Internazionalizzazione delle PMI

DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 3,4 MILIONI DI EURO PER IL BANDO PER IL SOSTEGNO A PROGETTI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI SINGOLE E IN AGGREGAZIONE

Pubblicata l'edizione 2024 del Bando per il sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI e aggregazioni di PMI della Regione Emilia-Romagna finalizzato a favorire il rafforzamento della presenza delle imprese emiliano romagnole all’estero e a diversificare le destinazioni dell’export.

Il Bando, che prevede la concessione di contributi a fondo perduto, si inserisce nelle strategie europee e regionali per il rafforzamento dell’export, la digitalizzazione e l’innovazione delle imprese.

CONTRIBUTI

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto:

  • Nella misura del 60% delle spese ritenute ammissibili per i partecipanti in forma singola;
  • Nella misura del 70% delle spese ritenute ammissibili per ATI/ATS e Reti.

Il contributo regionale non potrà comunque superare:

  • Il valore di € 40.000,00 per i partecipanti in forma singola;
  • Il valore di € 140.000,00 per ATI/ATS e Reti.

Ai contributi previsti dal bando si applica il Regolamento (UE) 2023/2831 del 13 dicembre 2023 in materia di aiuti “de minimis”.

Per i partecipanti aggregati in associazioni temporanee (ATI/ATS), il contributo massimo è di € 25.000 per ciascun partecipante, fino a un totale complessivo di €140.000. La somma verrà suddivisa proporzionalmente tra i membri, in base alle quote di partecipazione indicate nell’atto costitutivo.

La percentuale del contributo può essere incrementata del 5%, fermo restando l’importo massimo previsto, qualora ricorra una o più delle ipotesi di seguito elencate

  • Presenza rilevante di imprenditoria femminile o giovanile al momento della domanda;
  • Interventi realizzati in aree montane o aree interne dell’Emilia-Romagna, come definite dalla normativa regionale;
  • Localizzazione dei progetti in aree rientranti nella carta degli aiuti di Stato a finalità regionale approvata dalla Commissione Europea;
  • Realizzazione degli interventi in zone colpite dall’emergenza alluvione del maggio 2023;
  • Imprese con fatturato pari o superiore a 2 milioni di euro, in possesso del Rating di Legalità.

I contributi non possono essere cumulati con altri aiuti di Stato o "de minimis" per le stesse spese. Sono invece cumulabili con altre agevolazioni pubbliche non classificabili come aiuti di Stato, entro il valore complessivo del bene o servizio finanziato.

Esclusi progetti già sostenuti dal bando “Digital Export 2024-2025”.

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI FINANZIABILI

Sono ammissibili interventi che mirano all’internazionalizzazione verso un massimo di due paesi esteri, con priorità ai mercati Extra-UE. Ogni progetto deve includere consulenze specialistiche, dettagliando scopi, output e competenze richieste, e può prevedere la partecipazione a un massimo di quattro fiere nei paesi target.

Le attività devono essere realizzate tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025, con spese documentate e quietanzate entro il 30 aprile 2026. Gli interventi devono essere a beneficio di un’unità produttiva o sede operativa situata in Emilia-Romagna.

Sono esclusi progetti che includono:

  • Fiere già finanziate dal bando Digital Export 2024-2025;
  • Operazioni di delocalizzazione o trasferimento di attività produttive.

Il valore minimo dell’investimento è di €25.000 per progetti singoli e €50.000 per aggregazioni, con l’obbligo di sostenere almeno il 50% delle spese previste, pena la revoca del contributo.

 

SPESE AMMISSIBILI

Spese Ammissibili per i Progetti di Internazionalizzazione

Le spese ammissibili devono essere sostenute nel periodo 01/01/2025 - 31/12/2025 e quietanzate entro il 30/04/2026.

Di seguito le principali categorie.

1. Partecipazione a Fiere Internazionali:

  • Fiere all'estero: contributo forfettario di €12.700. Sono coperti: affitto spazi espositivi, inserimento nel catalogo, progettazione e allestimento dello stand, trasporto e assicurazione materiali, servizi di interpretariato e hostess, materiali promozionali;
  • Fiere internazionali in Italia: contributo forfettario di €3.000. Copre: affitto spazi espositivi, inserimento nel catalogo, progettazione e allestimento dello stand;

Non è richiesta rendicontazione analitica, ma deve essere documentata la partecipazione effettiva all’evento.

2. Temporary Export Manager (TEM) e Digital Export Manager (DEM):

  • Consulenze per sviluppare competenze interne specifiche per l’internazionalizzazione.

3. Consulenze Specialistiche:

  • Assessment: analisi strategiche e piani export;
  • Sviluppo Business: promozione B2B/B2C, uso di piattaforme digitali e marketplace;
  • Marketing e Comunicazione: piani specifici per i mercati target;
  • B2B: selezione partner e supporto agli incontri di affari (esclusi servizi come affitto sale o catering).

4. Costi Indiretti:

  • Riconosciuti con un tasso forfettario del 7% delle spese dirette ammissibili, senza necessità di rendicontazione.

Vincoli ed Esclusioni

  • Spese non ammesse: non sono ammesse consulenze specialistiche di natura amministrativa, contabile e giuridicaconnesse al normale funzionamento di impresa o di formazione del personale delbeneficiario, consulenze e i servizi prestati da dipendenti, soci e amministratori del beneficiario o da imprese collegate o associate e da loro dipendenti, soci oamministratori, né qualsiasi spesa fatturata da questi soggetti.
  • L'IVA è ammissibile solo se non recuperabile.
  • La mancata partecipazione a fiere rende i costi relativi non ammissibili.

Per progetti in ATI/ATS o Reti, le consulenze e i materiali promozionali devono essere collettivi e utili a tutti i partecipanti.

 

BENEFICIARI E REQUISITI

Possono partecipare piccole e medie imprese, sia singolarmente che in forma aggregata (ATI, ATS o Reti di imprese). Ogni soggetto può aderire a un solo progetto: chi partecipa singolarmente non può aderire a un’aggregazione, e viceversa.

Le imprese devono avere un'unità operativa in Emilia-Romagna (o impegnarsi ad aprirla entro 3 mesi dalla concessione del contributo) e rispettare i seguenti requisiti:

  • Essere regolarmente costituite, attive e iscritte al Registro delle imprese;
  • Rientrare nella definizione di micro, piccola e media impresa (Regolamento UE 651/2014);
  • Non trovarsi in procedure concorsuali o liquidazione, salvo concordato con continuità omologato.

I requisiti devono essere mantenuti fino a tre anni dopo la liquidazione del contributo, pena la revoca dello stesso.

Le imprese in forma singola dovranno appartenere ai seguenti settori ammissibili:

  • SEZIONE C – ATTIVITA’ MANIFATTURIERE (divisioni dalla 10 alla 33);
  • SEZIONE D  FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA (divisione 35);
  • SEZIONE E – FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITA’ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO (divisioni dalla 36 alla 39);
  • SEZIONE F – COSTRUZIONI (divisioni dalla 41 alla 43);
  • SEZIONE J – SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE (divisioni dalla 58 alla 63);
  • SEZIONE M – ATTIVITA’ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE (divisioni dalla 69 alla 75);
  • SEZIONE N – NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRSE (divisioni dalla 77 alla 82) – E’ ammessa solo la Divisione 82;

Le imprese in forma aggregata devono essere composte da almeno 5 soggetti, tutti con una sede operativa coinvolta nel progetto e situata in Emilia-Romagna.

I partecipanti devono rispettare i requisiti di ammissibilità previsti dal bando, pena l’esclusione dell’intera aggregazione. Non sono ammessi soggetti che risultino tra loro associati, collegati o con soci in comune. Per garantire un'equa partecipazione, ogni membro deve detenere una quota pari o superiore al 10%, salvo aggregazioni con più di 10 partecipanti.

Il Mandatario, che rappresenta l’aggregazione, deve essere uno dei beneficiari del contributo regionale. Le Reti devono prevedere la partecipazione di tutti i membri alle attività progettuali.

L’ATI/ATS o la Rete deve essere formalmente costituita al momento della domanda, attraverso un mandato speciale irrevocabile conferito dagli altri membri. Questo mandato, redatto come atto pubblico o scrittura privata autenticata, garantisce la rappresentanza dell’aggregazione e disciplina la gestione del progetto e dei contributi.

MODALITA' E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

AGGIORNAMENTO: 

Posticipato al 21 gennaio ore 10, il termine per la presentazione della domanda. Inoltre  l’applicativo web Sfinge 2020 sarà reso disponibile a partire dalle ore 10.00 del giorno 17 gennaio 2025 per la sola compilazione e validazione delle domande.
 
Il bando sarà aperto a partire dalle ore 10.00 del 21 gennaio 2025 (termine iniziale) e fino alle ore 16.00 del 21 febbraio 2025 (termine finale).
 
La Regione, al fine di monitorare che il fabbisogno delle domande di contributo non superi il plafond di risorse finanziarie stanziate per il finanziamento degli investimenti previsti nel presente bando, procederà alla chiusura anticipata della suddetta finestra al raggiungimento di un numero massimo di 400 domande presentate.

Nell’eventualità che i fondi stanziati non siano sufficienti, si procederà comunque alla valutazione di tutte le domande pervenute entro la chiusura dei termini e, nel caso di loro ammissibilità, le stesse potranno essere ammesse agli aiuti con progressivo scorrimento della graduatoria in ordine cronologico utilizzando le eventuali ulteriori risorse rese disponibili.

 

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Le domande possono essere presentate dalle 12:00 del 13 gennaio 2025 alle 16:00 del 13 febbraio 2025 tramite l’applicazione web SFINGE 2020. La finestra potrà chiudersi anticipatamente al raggiungimento di 400 domande o riaprirsi in caso di fondi residui.

Nell’eventualità che i fondi stanziati non siano sufficienti, si procederà comunque alla valutazione di tutte le domande pervenute entro la chiusura dei termini e, nel caso di loro ammissibilità, le stesse potranno essere ammesse agli aiuti con progressivo scorrimento della graduatoria in ordine cronologico - utilizzando le eventuali ulteriori risorse rese disponibili.

Ogni partecipante può presentare una sola domanda, esclusivamente online

 

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Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.

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Le principali novità:

  • Estensione ai Comuni fino a 50.000 abitanti (rispetto ai 5.000 previsti in origine);

  • Anticipazione fino al 30% del contributo da parte del GSE;

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Previsti un contributo a fondo perduto fino al 40% per impianti rinnovabili e una tariffa incentivante fino a 120 €/MWh sull’energia condivisa, valida per 20 anni.