DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 3,4 MILIONI DI EURO PER IL BANDO PER IL SOSTEGNO A PROGETTI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI SINGOLE E IN AGGREGAZIONE
Pubblicata l'edizione 2024 del Bando per il sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI e aggregazioni di PMI della Regione Emilia-Romagna finalizzato a favorire il rafforzamento della presenza delle imprese emiliano romagnole all’estero e a diversificare le destinazioni dell’export.
Il Bando, che prevede la concessione di contributi a fondo perduto, si inserisce nelle strategie europee e regionali per il rafforzamento dell’export, la digitalizzazione e l’innovazione delle imprese.
Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto:
Il contributo regionale non potrà comunque superare:
Ai contributi previsti dal bando si applica il Regolamento (UE) 2023/2831 del 13 dicembre 2023 in materia di aiuti “de minimis”.
Per i partecipanti aggregati in associazioni temporanee (ATI/ATS), il contributo massimo è di € 25.000 per ciascun partecipante, fino a un totale complessivo di €140.000. La somma verrà suddivisa proporzionalmente tra i membri, in base alle quote di partecipazione indicate nell’atto costitutivo.
La percentuale del contributo può essere incrementata del 5%, fermo restando l’importo massimo previsto, qualora ricorra una o più delle ipotesi di seguito elencate
I contributi non possono essere cumulati con altri aiuti di Stato o "de minimis" per le stesse spese. Sono invece cumulabili con altre agevolazioni pubbliche non classificabili come aiuti di Stato, entro il valore complessivo del bene o servizio finanziato.
Esclusi progetti già sostenuti dal bando “Digital Export 2024-2025”.
Sono ammissibili interventi che mirano all’internazionalizzazione verso un massimo di due paesi esteri, con priorità ai mercati Extra-UE. Ogni progetto deve includere consulenze specialistiche, dettagliando scopi, output e competenze richieste, e può prevedere la partecipazione a un massimo di quattro fiere nei paesi target.
Le attività devono essere realizzate tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025, con spese documentate e quietanzate entro il 30 aprile 2026. Gli interventi devono essere a beneficio di un’unità produttiva o sede operativa situata in Emilia-Romagna.
Sono esclusi progetti che includono:
Il valore minimo dell’investimento è di €25.000 per progetti singoli e €50.000 per aggregazioni, con l’obbligo di sostenere almeno il 50% delle spese previste, pena la revoca del contributo.
Spese Ammissibili per i Progetti di Internazionalizzazione
Le spese ammissibili devono essere sostenute nel periodo 01/01/2025 - 31/12/2025 e quietanzate entro il 30/04/2026.
Di seguito le principali categorie.
1. Partecipazione a Fiere Internazionali:
Non è richiesta rendicontazione analitica, ma deve essere documentata la partecipazione effettiva all’evento.
2. Temporary Export Manager (TEM) e Digital Export Manager (DEM):
3. Consulenze Specialistiche:
4. Costi Indiretti:
Vincoli ed Esclusioni
Per progetti in ATI/ATS o Reti, le consulenze e i materiali promozionali devono essere collettivi e utili a tutti i partecipanti.
Possono partecipare piccole e medie imprese, sia singolarmente che in forma aggregata (ATI, ATS o Reti di imprese). Ogni soggetto può aderire a un solo progetto: chi partecipa singolarmente non può aderire a un’aggregazione, e viceversa.
Le imprese devono avere un'unità operativa in Emilia-Romagna (o impegnarsi ad aprirla entro 3 mesi dalla concessione del contributo) e rispettare i seguenti requisiti:
I requisiti devono essere mantenuti fino a tre anni dopo la liquidazione del contributo, pena la revoca dello stesso.
Le imprese in forma singola dovranno appartenere ai seguenti settori ammissibili:
Le imprese in forma aggregata devono essere composte da almeno 5 soggetti, tutti con una sede operativa coinvolta nel progetto e situata in Emilia-Romagna.
I partecipanti devono rispettare i requisiti di ammissibilità previsti dal bando, pena l’esclusione dell’intera aggregazione. Non sono ammessi soggetti che risultino tra loro associati, collegati o con soci in comune. Per garantire un'equa partecipazione, ogni membro deve detenere una quota pari o superiore al 10%, salvo aggregazioni con più di 10 partecipanti.
Il Mandatario, che rappresenta l’aggregazione, deve essere uno dei beneficiari del contributo regionale. Le Reti devono prevedere la partecipazione di tutti i membri alle attività progettuali.
L’ATI/ATS o la Rete deve essere formalmente costituita al momento della domanda, attraverso un mandato speciale irrevocabile conferito dagli altri membri. Questo mandato, redatto come atto pubblico o scrittura privata autenticata, garantisce la rappresentanza dell’aggregazione e disciplina la gestione del progetto e dei contributi.
AGGIORNAMENTO:
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Le domande possono essere presentate dalle 12:00 del 13 gennaio 2025 alle 16:00 del 13 febbraio 2025 tramite l’applicazione web SFINGE 2020. La finestra potrà chiudersi anticipatamente al raggiungimento di 400 domande o riaprirsi in caso di fondi residui.
Nell’eventualità che i fondi stanziati non siano sufficienti, si procederà comunque alla valutazione di tutte le domande pervenute entro la chiusura dei termini e, nel caso di loro ammissibilità, le stesse potranno essere ammesse agli aiuti con progressivo scorrimento della graduatoria in ordine cronologico - utilizzando le eventuali ulteriori risorse rese disponibili.
Ogni partecipante può presentare una sola domanda, esclusivamente online
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In arrivo una nuova misura della Regione Lombardia per sostenere la crescita e la competitività delle microimprese attraverso interventi di innovazione tecnologica su impianti e attrezzature, con l’obiettivo di efficientamento energetico.
Previsti contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un massimo di 50.000 euro.
Le domande potranno essere presentate prossimamente, con procedura valutativa a sportello.
Le risorse residue destinate alla misura sono 178.668.093,00 euro
Nuovo bando MIMIT: 320 milioni di euro per le PMI che investono in energia rinnovabile
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un bando da 320 milioni di euro per supportare le PMI italiane nell’investimento in energia rinnovabile.
L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo, sistemi di accumulo energetico e diagnosi energetiche.
Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.
Dal 26 giugno 2025 è in vigore il decreto del 16 maggio 2025 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che rafforza gli incentivi del PNRR destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e ai sistemi di autoconsumo collettivo.
Le principali novità:
Estensione ai Comuni fino a 50.000 abitanti (rispetto ai 5.000 previsti in origine);
Anticipazione fino al 30% del contributo da parte del GSE;
Cumulo più favorevole: esclusa la riduzione della tariffa premio anche per le persone fisiche.
Previsti un contributo a fondo perduto fino al 40% per impianti rinnovabili e una tariffa incentivante fino a 120 €/MWh sull’energia condivisa, valida per 20 anni.