Le nuove FAQ del Piano Transizione 5.0: chiarimenti su semplificazioni, leasing, fotovoltaico e cumulabilità

Il 10 aprile 2025 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), in collaborazione con il GSE, ha aggiornato le FAQ ufficiali sul Piano Transizione 5.0. Sono state introdotte quattro nuove risposte e modificate tre esistenti, per un totale di 42 FAQ.  Le principali novità vertono sulle semplificazioni procedurali per la verifica della riduzione dei consumi energetici nel caso della sostituzione dei beni obsoleti, anche acquisiti in leasing, la cumulabilità tra autoproduzione a distanza e CACER, il registro dei pannelli fotovoltaici, il calcolo del fabbisogno energetico e le condizioni di cumulabilità con altre agevolazioni.

FAQ 4.23 - 4.24 Semplificazioni nel calcolo del risparmio energetico 

Una delle novità riguarda le macchine mobili non stradali. Secondo quanto chiarito, se si sostituiscono macchinari dotati di motori STAGE I o precedenti con macchine di categoria STAGE V, si può applicare direttamente la procedura semplificata prevista dall’art. 38, comma 9-bis. Non è quindi necessario effettuare calcoli dettagliati sul risparmio energetico.

Vengono inoltre forniti esempi concreti su come applicare questa procedura semplificata nel caso di sostituzione di macchinari già ammortizzati da almeno due anni. I consumi energetici dei vecchi macchinari possono essere stimati partendo da quelli dei nuovi, aumentandoli del 5%. Non sono richieste misurazioni specifiche per i vecchi beni, né è necessario che vi sia un legame tecnologico diretto tra i due. Resta comunque l’obbligo di produrre la documentazione di certificazione e indicare il risparmio in tonnellate equivalenti di petrolio.


FAQ 4.25 - Leasing e requisiti temporali

Un’altra semplificazione riguarda i beni acquisiti tramite leasing. In questo caso, è possibile considerare la durata del contratto per verificare il requisito dell’ammortamento biennale del bene sostituito.  Viene stabilito che si debba considerare il teorico periodo di ammortamento fiscale come se il bene fosse stato acquistato in proprietà, utilizzando i coefficienti di ammortamento ministeriali.

FAQ 6.11 Autoproduzione e CACER

Tra le novità più attese c’è la conferma che l’incentivo per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili è compatibile con altri incentivi previsti dal Decreto CACER. La faq chiarisce che gli impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili per autoconsumo, realizzati nel contesto del Piano Transizione 5.0 e situati nella stessa zona di mercato della struttura produttiva beneficiaria, possono cumulare i benefici con quelli previsti dal Decreto CACER e dal TIAD, a condizione che rispettino specifici requisiti di localizzazione, titolarità e connessione alla rete, oltre ai limiti di potenza e di beneficio per il Decreto CACER.

FAQ 6.1 Fotovoltaico (aggiornamento)

Nel testo rilasciato il 24 febbraio 2025, si chiariva che gli impianti fotovoltaici potevano rientrare tra gli interventi agevolabili per l’autoproduzione da fonti rinnovabili, a condizione che fossero utilizzati moduli fotovoltaici inseriti in uno specifico registro istituito con riferimento all’articolo 12 del Decreto-Legge del 9 dicembre 2023, n. 181, come convertito dalla Legge del 2 febbraio 2024, n. 11, e in base all’articolo 1, comma 6, del Decreto-Legge n. 116 del 9 agosto 2024. Il testo faceva inoltre riferimento alla possibilità, in attesa della piena operatività del registro, di ammettere agli incentivi anche impianti basati su moduli non ancora registrati, purché il produttore attestasse formalmente la conformità ai requisiti previsti. Per tali impianti era prevista una maggiorazione del beneficio fiscale se venivano impiegati pannelli ad alta efficienza energetica.

Nel successivo aggiornamento del 10 aprile 2025, alla normativa già citata è stato aggiunto anche il riferimento al Decreto-Legge n. 113/2024, sempre all’articolo 1, comma 6, consolidando il quadro giuridico di riferimento. Restano inalterati i criteri relativi alla qualità dei moduli, al rispetto dei vincoli tecnici e territoriali, nonché alla possibilità di utilizzare una dichiarazione da parte del produttore come documentazione provvisoria, fino alla disponibilità del registro ufficiale. Viene inoltre introdotto un ulteriore dettaglio: se l’azienda ha già effettuato investimenti in impianti fotovoltaici utilizzando moduli non ancora inseriti nel registro, dovrà verificare in un secondo momento che tali moduli risultino effettivamente iscritti quando il registro sarà attivo.

FAQ 6.4 Calcolo del fabbisogno energetico (aggiornamento)

Nella versione più recente della FAQ 6.4, datata 10 aprile 2025, è stata ampliata la portata della domanda, che ora include non solo gli impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili già esistenti, ma anche quelli in corso di installazione, oltre ai sistemi di accumulo energetico.

La risposta aggiornata specifica che, nel caso in cui presso il sito produttivo siano presenti o siano in fase di realizzazione impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e sistemi per l’accumulo, l’impresa è tenuta a comunicarlo attraverso la piattaforma informatica dedicata, indicando in modo puntuale la data di messa in servizio dell’ultimo impianto. Per determinare il fabbisogno energetico, deve essere preso in considerazione il bilancio tra l’energia generata e quella effettivamente consumata, escludendo la quota di energia non utilizzata direttamente.

FAQ 8.6 Cumulo tra Transizione 5.0 e le altre misure di incentivo (aggiornamento)

L’aggiornamento della FAQ 8.6 mira a chiarire con maggiore precisione il principio della “nettizzazione” nei meccanismi di cumulo degli incentivi. In particolare, viene ribadito che il credito d’imposta per gli investimenti nel Piano Transizione 5.0 deve essere calcolato tenendo conto di eventuali altri aiuti pubblici già ricevuti, ossia sulla base di spese al netto di ulteriori contributi percepiti per gli stessi interventi.

Rimane confermata la possibilità per le imprese di sommare questo credito ad altri strumenti agevolativi nazionali o europei, a condizione che ogni misura venga applicata a quote di spesa distinte e non sovrapposte. In ogni caso, restano valide eventuali esclusioni esplicitamente previste dalle normative che regolano gli altri incentivi di cui si intende beneficiare.

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News & Eventi
Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.

Esclamativa 08/05/2025 Regione Lombardia - PMI: contributi a fondo perduto per l'ottenimento della parità di genere

La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.

A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.

Due le linee di finanziamento:

  • Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;

  • Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.

La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.

I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.

Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.

Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.

Esclamativa 07/05/2025 RUBRICA SMART 5.0 - Stage V: il passepartout per accedere al Piano Transizione 5.0

Con il Piano Transizione 5.0 si aprono scenari interessanti anche per il comparto agricolo, grazie alla possibilità di accedere a importanti agevolazioni per la sostituzione di trattrici e macchine semoventi non stradali.

Grazie ad un recente aggiornamento normativo (FAQ 4.24 del 10 aprile 2025), quando questi mezzi sono dotati di motorizzazione Stage V e vanno a sostituire veicoli obsoleti con motori Stage I o precedenti possono rientrare nei progetti agevolati previsti dal Piano Transizione 5.0

Nell’articolo della Rubrica 5.0 Smart, l’ing. Salvatore Rossini – Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa – illustra nel dettaglio come sfruttare al meglio questa opportunità.