Per supportare le imprese nell’adattamento alle sfide ambientali, il "Fondo per il sostegno alla transizione industriale" è destinato alle aziende di ogni dimensione su tutto il territorio nazionale che investono nella tutela ambientale.
L’obiettivo è favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche dell’UE per la lotta ai cambiamenti climatici.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, nel rispetto delle intensità massime previste dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6 del Quadro Temporaneo per la decarbonizzazione.
Miglioramento dell’efficienza energetica
Contributo del 30% sulle spese ammissibili, se confrontate con uno scenario senza aiuto.
Maggiorazioni:
Per gli interventi direttamente connessi al conseguimento di un livello più elevato di efficienza energetica degli edifici adibiti ad attività produttiva, il contributo a fondo perduto è:
Impianti da autoproduzione di energia
Uso efficiente delle risorse
Maggiorazioni:
Cambiamento del processo produttivo
Le agevolazioni sono destinate a imprese di qualsiasi dimensione, operanti su tutto il territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:
Il 50% del Fondo è destinato alle imprese energivore (elenco CSEA, art. 19, comma 2, legge 167/2017).
Almeno il 40% dei fondi riservato a progetti nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il Fondo sostiene progetti che perseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:
Gli investimenti devono perseguire, in via esclusiva, un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.
I programmi di investimento devono rispettare alcuni requisiti fondamentali:
Non sono ammessi interventi che comportano un aumento della capacità produttiva, a meno che l’incremento non sia strettamente legato a esigenze tecniche e comunque non superi il 20% rispetto alla situazione precedente. Per gli aiuti concessi nell’ambito del Quadro Temporaneo, l’aumento massimo consentito è del 2%.
Sono ammissibili le spese essenziali per la realizzazione dei programmi di investimento, relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni (artt. 2423 e seguenti del Codice Civile), tra cui:
Se l’impresa aderisce al Quadro Temporaneo, sono agevolabili anche i costi totali di attrezzature, macchinari e impianti destinati all’efficientamento energetico.
Sono ammesse anche le spese per la formazione, comprese:
Le domande possono essere presentate esclusivamente online dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 fino alle ore 12:00 dell’8 aprile 2025.
Le richieste valutate positivamente saranno finanziate fino a esaurimento delle risorse disponibili. Ogni impresa può presentare una sola domanda per unità produttiva, indipendentemente dal numero di obiettivi ambientali perseguiti.
È prevista la formazione di una graduatoria basata sui punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento.
Scrivici i tuoi contatti e uno dei nostri consulenti ti guiderà nell' individuazione dei contributi per i tuoi investimenti aziendali!
Il bando “Login Business”, finanziato dal PNRR e destinato alle imprese del settore trasporto merci e logistica, sostiene la digitalizzazione della catena logistica con contributi fino al 100% delle spese. Sono ammessi progetti relativi a piattaforme digitali, ottimizzazione dei carichi, dematerializzazione documentale e formazione.
La Regione del Veneto promuove la diffusione delle fonti rinnovabili e la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) attraverso un nuovo bando a fondo perduto che sostiene fino al 40% degli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.
Le domande potranno essere presentate dal 24 luglio al 30 ottobre 2025, e la selezione dei progetti avverrà tramite procedura a graduatoria, premiando le proposte più innovative e ad alto impatto sociale e ambientale.
Il bando RI.CIRCO.LO. C&D 2025 promosso da Regione Lombardia sostiene le PMI lombarde che investono in progetti di economia circolare nelle filiere delle costruzioni e demolizioni (C&D) e nelle attività di bonifica, attraverso contributi a fondo perduto fino al 60% e una dotazione finanziaria complessiva di 1,5 milioni di euro.