Riforma del fallimento e autodiagnosi aziendale

A far data dalla pubblicazione del nuovo Codice della crisi, attualmente all’esame del Parlamento, le aziende avranno a disposizione 18 mesi (vacatio legis) per adeguarsi alla nuova normativa del fallimento, che prevede anche l’istituzione di un Organismo di composizione della crisi d’impresa (Ocri) che interverrà in caso di crisi aziendale.
Scopo dell’Ocri è quello di agevolare la ristrutturazione del debito delle imprese in difficoltà che dovranno però dimostrare di essersi adeguate alle nuove norme, introducendo in azienda dei sistemi pianificazione e monitoraggio costante della gestione economico-finanziaria dell’azienda (previsione dei flussi di cassa, della sostenibilità dei debiti e dell’equilibrio economico-finanziario per almeno i sei mesi successivi).
 
Una volta scattata la segnalazione all’Ocri, infatti, l’azienda indebitata dovrà essere pronta a fornire i dati relativi all’entità, alla struttura del debito e dovrà esibire un piano d’impresa comprensivo dei flussi prospettici al servizio del debito e, se non sarà in grado di farlo, ciò rappresenterà il sintomo di una situazione ormai sfuggita di mano che sfocerà probabilmente nella segnalazione al Pm.
 
Si tratta dunque di una vera rivoluzione che impatta sulla cultura imprenditoriale e che introduce il concetto del controllo e del monitoraggio continuo della gestione d’impresa.
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