Dal 21 ottobre 2019 le imprese che vogliono ottenere il Rating di Legalità possono farne richiesta in via telematica all’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), attraverso la piattaforma “WEBRATING”.
Il Rating di Legalità è una certificazione, che ha durata di due anni ed è rinnovabile, con cui vengono attestati elevati standard di governance, sicurezza e legalità. Con l’attribuzione del Rating si sancisce il valore etico di un’impresa che valorizza la legalità, favorendo le aziende che lo ottengono nella partecipazione ad appalti pubblici e bandi per finanziamenti e contributi. Il Rating di Legalità permette inoltre all’azienda di essere agevolata nell’accesso al credito e di ottenere dalle banche migliori condizioni economiche o istruttorie più veloci. Possono richiedere l’attribuzione del rating le imprese operative in Italia che abbiano raggiunto un fatturato minimo di 2 milioni di euro nell’esercizio precedente e che siano iscritte al Registro delle imprese da almeno due anni.
E’ importante sapere che per ottenere il Rating di Legalità occorre essere in possesso di specifici requisiti relativi all’impresa e alle sue figure apicali, che è opportuno verificare meticolosamente con il supporto di un consulente esperto, al fine di evitare di incorrere nella commissione del reato di dichiarazioni false e mendaci, per il quale è prevista l’applicazione di norme sanzionatorie, anche di carattere penale.
Sono sempre più numerose, in particolar modo nel nord Italia, le imprese che riconoscono i vantaggi competitivi che derivano dal possedere il Rating di Legalità.
Il Registro delle Imprese si arricchisce di nuove informazioni per mettere a fuoco il profilo di affidabilità delle aziende, le visure conterranno l'indicazione del rating di legalità rilasciato dall'AGCM alle aziende che ne hanno fatto richiesta e che hanno superato il vaglio dell'Autorità stessa. L'Emilia-Romagna è la regione leader, con 528 imprese certificate ovvero il 15,3% del totale.
Nella veste di strumento agevolatore della concessione del credito alle società, Banca d'Italia dovrà verificare se effettivamente l'assegnazione del "patentino" di solidità alle imprese abbia fruttato effetti positivi nella erogazione di finanziamenti.