Pronti 70 milioni per svecchiare il settore agroalimentare

Favorire il ricambio generazionale e lo sviluppo di imprese agricole gestite da giovani imprenditori: sono questi gli obiettivi che Ismea intende perseguire con lo stanziamento di 3 milioni destinati a progetti di sviluppo nell’agroalimentare.
 
Nelle regioni del sud, specificate nel decreto Resto al Sud al cui quadro normativo fa riferimento anche questa misura, un giovane imprenditore agricolo potrà contare su un contributo a fondo perduto pari al 35 % dell’investimento e un mutuo a tasso zero che copra il 60 % del progetto, trovandosi così a proprio carico soltanto il 5 % delle spese del progetto; nelle regioni del centro-nord invece quel giovane imprenditore potrà contare soltanto su un mutuo a tasso zero, che copre fino al 75 % delle spese del progetto.
 
Le finalità degli investimenti ammessi possono essere:
  • Miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola;
  • Miglioramento dell’ambiente naturale e delle condizioni di benessere e igiene degli animali;
  • Realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.
Per tutto il territorio nazionale, l’investimento massimo ammissibile è di 1,5 milioni di euro per progetto. La durata dei mutui agevolati è compresa tra 5 e 10 anni e, nel caso di investimenti della produzione primaria, può essere elevata a 15 anni.
Le domande dovranno essere trasmesse telematicamente attraverso un portale dedicato accessibile dal sito di Ismea ed è di fondamentale importanza predisporre un business plan, che metta in evidenza la fattibilità e la fondatezza sul piano economico-finanziario del progetto proposto.
Guarda le altre notizie di Finanza agevolata
Esclamativa 07/05/2025 RUBRICA SMART 5.0 - Stage V: il passepartout per accedere al Piano Transizione 5.0

Con il Piano Transizione 5.0 si aprono scenari interessanti anche per il comparto agricolo, grazie alla possibilità di accedere a importanti agevolazioni per la sostituzione di trattrici e macchine semoventi non stradali.

Grazie ad un recente aggiornamento normativo (FAQ 4.24 del 10 aprile 2025), quando questi mezzi sono dotati di motorizzazione Stage V e vanno a sostituire veicoli obsoleti con motori Stage I o precedenti possono rientrare nei progetti agevolati previsti dal Piano Transizione 5.0

Nell’articolo della Rubrica 5.0 Smart, l’ing. Salvatore Rossini – Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa – illustra nel dettaglio come sfruttare al meglio questa opportunità.

Esclamativa 29/04/2025 UNIONCAMERE Lombardia: Contributi a fondo perduto per sostenere la digitalizzazione e l'innovazione tecnologica delle PMI lombarde

Le Camere di Commercio della Lombardia, in collaborazione con Regione Lombardia, hanno pubblicato il nuovo Bando Voucher Digitali 4.0, un’iniziativa rivolta alle micro, piccole e medie imprese che vogliono investire nell’innovazione digitale e nella sostenibilità ambientale.

Il bando sostiene progetti per l’adozione di tecnologie 4.0 e soluzioni green, in linea con gli obiettivi del Piano Transizione 4.0 e 5.0, promuovendo la doppia transizione digitale ed ecologica.

Le imprese possono accedere a contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10.000 euro.

Il bando è attivo solo in alcune province lombarde.

Le domande potranno essere presentate dal 6 maggio al 6 giugno 2025.

Procedura a sportello.

Esclamativa 23/04/2025 Regione Veneto: PMI, incentivi per ricerca e innovazione

La Regione Veneto ha pubblicato un bando per sostenere l'innovazione delle PMI venete.

L'intervento prevede un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese ritenute ammissibili e un finanziamento agevolato (fino al 100% delle spese ammissibili) che copre la restante parte.

Potranno essere finanziati interventi in: 

  • Ricerca e Sviluppo (progetti con elevato contenuto tecnologico, sperimentazione e trasferimento tecnologico);
  • Innovazione (progetti orientati all’introduzione di innovazioni organizzative e tecnologiche).

Le domande possono essere presentate continuativamente, a partire dalla data che sarà indicata nell’apposito avviso pubblico. La chiusura della richiesta è legata all’esaurimento delle risorse disponibili. Procedura a sportello.