Fidindustria Emilia Romagna: al via il piano di patrimonializzazione, nuova quota sociale

    

Il giorno 07/02/2013 Banca d’Italia eroga un provvedimento, a seguito dell’ispezione effettuata nei mesi precedenti, che sospende Fidindustria ER dall’attività di emissione di nuove garanzie successive a tale data, confermando tutti gli impegni fideiussori fino ad ora assunti.
Il motivo principale di tale provvedimento è dato dal ratios patrimoniale di Fidindustria, che è al limite minimo. Questo non significa che il nostro Confidi ha sperperato risorse nel corso degli anni, anzi: dal 2008 a tutto il 2012, Fidindustria è intervenuta in garanzia su circa 1 miliardo di finanziamenti verso le imprese produttive emiliano-romagnole facendo del suo meglio e cercando, per quanto possibile, di sostenere un mondo imprenditoriale che ha pagato i prezzi altissimi delle crisi. Una crisi che registra un deterioramento esponenziale del credito garantito, triplicato nel corso del 2012. Ma questo è il ruolo fondamentale di Fidindustria: sostenere le imprese nell’accesso al credito anche in un periodo in cui il rischio è aumentato ed è evidente la contrazione degli impieghi delle banche. È un supporto mutualistico di vitale importanza per la sopravvivenza delle PMI del territorio.
Se non ci fosse questa necessità, se la crisi non erodesse la reale possibilità del nostro tessuto imprenditoriale di sopravvivere e di guardare al futuro, allora non ci sarebbe bisogno di mettere a disposizione un patrimonio per garantire la crescita, probabilmente non ci sarebbe bisogno di un confidi che svolga questo lavoro. Da qui la partita più importante di Fidindustria: un piano di rilancio che conduca ad una più adeguata patrimonializzazione, un’organizzazione più efficace e una governance rinnovata.

AUMENTO QUOTA SOCIALE

L’aumento della quota vale per tutta la compagine sociale, all’oggi pari a circa 4.500 imprese del territorio che hanno in corso, o che hanno usufruito in passato, una pratica di garanzia. La quota socio , per tutte le categorie di socio, passa da € 250 a € 1.250. Ciò significa che:

  • I nuovi soci dovranno versare una quota associativa pari a € 1.250
  • I soci che posseggono un quota inferiore a € 1.250 procederanno alla sua integrazione aderendo alla capitalizzazione.

ULTERIORE CONTRIBUTO VOLONTARIO

Per le imprese che intendessero contribuire oltre la sottoscrizione dell’aumento della quota sociale, è previsto il versamento di una quota aggiuntiva pari ad almeno € 1.000 ( per imprese con fatturato inferiore a 3 MLN) o almeno € 2.000 ( per imprese con fatturato superiore). Si tratta di contributi in apporto minimo in quanto è sempre prevista la possibilità che i soci aderiscano con contribuzioni superiori.
L’obiettivo di Fidindustria è quello di restare al fianco delle imprese. E per fare questo è necessario pensare a Fidindustria come soggetto vigilato; occorre quindi mantenere e, se possibile, rafforzare i requisiti necessari al permanere nell’elenco speciale dei confidi vigilati ex art. 107 TUB. Nel corso del prossimo triennio andranno definitivamente affrontate le questioni di prospettiva del sistema della garanzia nella nostra regione e nel più complessivo panorama nazionale.

News & Eventi
Esclamativa 29/04/2025 UNIONCAMERE Lombardia: Contributi a fondo perduto per sostenere la digitalizzazione e l'innovazione tecnologica delle PMI lombarde

Le Camere di Commercio della Lombardia, in collaborazione con Regione Lombardia, hanno pubblicato il nuovo Bando Voucher Digitali 4.0, un’iniziativa rivolta alle micro, piccole e medie imprese che vogliono investire nell’innovazione digitale e nella sostenibilità ambientale.

Il bando sostiene progetti per l’adozione di tecnologie 4.0 e soluzioni green, in linea con gli obiettivi del Piano Transizione 4.0 e 5.0, promuovendo la doppia transizione digitale ed ecologica.

Le imprese possono accedere a contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10.000 euro.

Il bando è attivo solo in alcune province lombarde.

Le domande potranno essere presentate dal 6 maggio al 6 giugno 2025.

Procedura a sportello.

Esclamativa 23/04/2025 Regione Veneto: PMI, incentivi per ricerca e innovazione

La Regione Veneto ha pubblicato un bando per sostenere l'innovazione delle PMI venete.

L'intervento prevede un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese ritenute ammissibili e un finanziamento agevolato (fino al 100% delle spese ammissibili) che copre la restante parte.

Potranno essere finanziati interventi in: 

  • Ricerca e Sviluppo (progetti con elevato contenuto tecnologico, sperimentazione e trasferimento tecnologico);
  • Innovazione (progetti orientati all’introduzione di innovazioni organizzative e tecnologiche).

Le domande possono essere presentate continuativamente, a partire dalla data che sarà indicata nell’apposito avviso pubblico. La chiusura della richiesta è legata all’esaurimento delle risorse disponibili. Procedura a sportello.

Esclamativa 22/04/2025 Regione Emilia Romagna: contributi fondo perduto per investimenti produttivi e progetti di ricerca e sviluppo

La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 30 milioni di euro per sostenere le imprese nello sviluppo e nella produzione di tecnologie critiche, in linea con le priorità dell’UE, attraverso il nuovo bando STEP 2025.

Finanziati interventi per: 

  • Sviluppo e fabbricazione di tecnologie critiche e rafforzamento delle relative catene del valore. (Azione 1.6.1);
  • Supporto a progetti di ricerca e innovazione collegati alla fabbricazione di tecnologie critiche ad alto TRL (Azione 1.6.2)

Le percentuali massime di contributo variano in funzione della tipologia d’impresa, del luogo di realizzazione e della natura e finalità dell’intervento proposto.

Domande presentabili dal 20 maggio 2025 (ore 13:00) al 19 giugno 2025 (ore 13:00). Procedura valutativa a graduatoria.

Nella news tutti i dettagli, tra cui le percentuali di contributo.