Pubblicato il Decreto Agrivoltaico innovativo dal MASE: contiene criteri e modalità per incentivare la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, per una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno.
Per impianto agrivoltaico di natura sperimentale si intende un impianto agrivoltaico che adotta congiuntamente:
Ai sistemi agrivoltaici che rispettano i requisiti stabiliti dal Decreto Agrivoltaico, è riconosciuto un incentivo composto da:
Il GSE, a decorrere dalla data di entrata in esercizio commerciale, eroga gli incentivi secondo le seguenti modalità:
1) ove tale differenza sia positiva, eroga gli incentivi applicando una tariffa premio, pari alla predetta differenza, sulla produzione netta immessa in rete;
2) nel caso in cui tale differenza risulti negativa, conguaglia o provvede a richiedere al soggetto titolare gli importi corrispondenti.
Il GSE eroga gli incentivi per un periodo pari a venti anni, corrispondente alla vita utile convenzionale degli impianti.
Accedono agli incentivi previsti dal Decreto Agrivoltaico, a seguito di iscrizione in appositi registri, nel limite del contingente di 300 MW, gli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1 MW.
Accedono agli incentivi previsti dal Decreto Agrivoltaico, a seguito di partecipazione a procedure pubbliche competitive, nel limite del contingente di 740 MW, gli impianti agrivoltaici di qualsiasi potenza.
Gli impianti che accedono alle procedure bandite ai sensi del Decreto Agrivoltaico, garantiscono il rispetto dei seguenti requisiti:
Gli impianti risultanti in posizione utile nelle relative graduatorie entrano in esercizio entro diciotto mesi a decorrere dalla data di comunicazione dell’esito della procedura e comunque non oltre il 30 giugno 2026.
Il mancato rispetto dei termini sopraindicati, comporta l’applicazione di una decurtazione della tariffa spettante dello 0.5% per ogni mese di ritardo, nel limite massimo di nove mesi di ritardo e comunque non oltre il 30 giugno 2026.
CARATTERISTICHE PROGETTUALI E COSTRUTTIVE DEL SISTEMA AGRIVOLTAICO
La superficie minima destinata all’attività agricola deve essere pari almeno al 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico :
L’altezza minima dei moduli dell’impianto agrivoltaico avanzato rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole (o zootecniche) anche sotto ai moduli fotovoltaici e rispetta, in ogni caso, i valori minimi di seguito riportati:
➢ 1,3 metri nel caso di attività zootecnica (altezza minima per consentire il passaggio con continuità dei capi di bestiame) e impianti agrivoltaici che prevedono l’installazione di moduli in posizione verticale fissa;
➢ 2,1 metri nel caso di attività colturale (altezza minima per consentire l’utilizzo di macchinari funzionali alla coltivazione).
La producibilità elettrica specifica dell’impianto agrivoltaico avanzato non è inferiore al 60 % della producibilità elettrica di un impianto fotovoltaico di riferimento.
Sono ammissibili, nel limite del costo di investimento massimo riportato più avanti, le seguenti tipologie di spese:
Le spese di cui alle lettere da g) a l) sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a contributo.
Di seguito, in base alla potenza, elencate le tariffe di riferimento e i costi massimi ammissibili:
I soggetti beneficiari sono:
Non è consentito l’accesso agli incentivi previsti dal Decreto Agrivoltaico ai soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad euro 7.000,00.
Non è consentito l’accesso agli incentivi di cui al Decreto Agrivoltaico agli impianti che hanno iniziato i lavori di realizzazione prima di aver presentato istanza di partecipazione alle procedure bandite ai sensi del Decreto Agrivoltaico.
L’accesso agli incentivi previsti dal Decreto Agrivoltaico per gli impianti agrivoltaici avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche, distinte in registri e aste, bandite dal GSE nel corso del 2024, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza, eventualmente incrementati dalle quote di risorse e contingenti non assegnati nelle procedure precedenti.
Ai fini dell’accesso alle procedure previste dal Decreto Agrivoltaico, gli impianti devono rispettare i requisiti sopra descritti e i soggetti richiedenti devono offrire, nell’istanza di partecipazione, una riduzione percentuale sulla tariffa di riferimento non inferiore al 2%.
Ciascuna procedura prevede un periodo di apertura dei bandi di sessanta giorni, nel quale i proponenti possono presentare domanda di accesso agli incentivi. Le graduatorie sono pubblicate entro i novanta giorni successivi alla chiusura di ogni singola procedura.
La Regione Emilia-Romagna conferma il proprio impegno a sostegno delle startup innovative, attraverso la riapertura del bando dedicato allo sviluppo, al consolidamento e all’insediamento sul territorio di imprese ad alto contenuto innovativo e strategico per i sistemi produttivi regionali. L’iniziativa punta a sostenere piani di investimento lungo tutte le fasi di crescita dell’impresa: dalla “idea generation” all’accelerazione, fino allo scale-up.
Il contributo verrà concesso a fondo perduto.
Il nuovo bando sarà pubblicato prossimamente: in attesa dell’apertura ufficiale.
In arrivo una nuova misura della Regione Lombardia per sostenere la crescita e la competitività delle microimprese attraverso interventi di innovazione tecnologica su impianti e attrezzature, con l’obiettivo di efficientamento energetico.
Previsti contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un massimo di 50.000 euro.
Le domande potranno essere presentate prossimamente, con procedura valutativa a sportello.
Le risorse residue destinate alla misura sono 178.668.093,00 euro
Nuovo bando MIMIT: 320 milioni di euro per le PMI che investono in energia rinnovabile
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un bando da 320 milioni di euro per supportare le PMI italiane nell’investimento in energia rinnovabile.
L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo, sistemi di accumulo energetico e diagnosi energetiche.
Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.