Temporary Export Managment (TEM): nuove possibilità per le imprese

Il Piano straordinario per il Made in Italy, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), prevede tra le iniziative per favorire l'export, l'inserimento in azienda del Temporary Export Manager (TEM). Per incentivare l'inserimento di figure professionali sono state poste in essere due misure: il bando Voucher TEM (attualmente chiuso, che riaprirà nel 2016) e il Master in Export Management.

L'obiettivo del Master in Export Management è formare professionisti/managers e giovani laureati nelle materie di Export Management e International Business Development. I partecipanti specializzati saranno a disposizione delle imprese che intendono ampliare il loro raggio di azione verso nuovi mercati attraverso percorsi di stage in azienda. Lo stage, per cui non è previsto alcun costo a carico dell’azienda, avrà una durata di 300 ore (di cui 200 in azienda e 100 a distanza) e si svolgerà nell'arco di 2 mesi (febbraio-marzo 2016). Ogni partecipante sarà seguito e assistito da uno Studio o Società di International Business Development, riconosciuta e/o accreditata da ICE, che avrà il compito di agevolare l’inserimento dello stagista presso l'azienda, orientarne il percorso e garantire il buon andamento di tutta l’attività dello stage.
 
Le aziende interessate possono trasmettere la richiesta di stage entro il 15 novembre 2015. L’abbinamento degli allievi/stagisti (180 a livello nazionale; 60 TEM per il Nord Italia) con le aziende sarà svolto da ICE, sulla base delle informazioni indicate dall’azienda nella scheda «richiesta stage».
 
In allegato il Modulo richiesta Master TEM.
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Esclamativa 15/05/2025 RUBRICA SMART 5.0: Dall’ok del GSE all’F24: come si usa davvero il credito d’imposta 5.0

Transizione 5.0: utilizzo del credito d’imposta dopo l’approvazione GSE

Una volta ottenuto il riconoscimento del credito d’imposta, è fondamentale gestirne correttamente l’utilizzo secondo quanto previsto dalla normativa.

In questo approfondimento della Rubrica 5.0 Smart di Esclamativa, vengono chiariti i principali aspetti operativi da considerare: codice tributo, scadenze, obblighi documentali, modalità di compensazione e limiti applicabili.

Una gestione precisa è essenziale per tutelare il beneficio e affrontare eventuali verifiche con la massima trasparenza.

 

Articolo a cura di Salvatore Rossini – Ingegnere Industriale, Collaboratore Area Progetti e Consulenza – Esclamativa Srl

Esclamativa 12/05/2025 Regione Marche: Incentivi per interventi di efficientamento energetico

La Regione Marche mette a disposizione oltre 20 milioni di euro per sostenere le imprese in interventi di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% le emissioni di gas serra rispetto alla situazione iniziale. Possono partecipare tutte le imprese, di ogni dimensione, operanti in settori come industria, costruzioni, commercio, trasporti, energia, servizi tecnici e altri.

Gli investimenti ammissibili includono, ad esempio, impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sostituzione di impianti o macchinari ad alta efficienza, e miglioramenti energetici sugli edifici produttivi.

Il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 100% dei costi, combinando fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso zero.

La procedura è a sportello, con domande valutate in ordine di arrivo. Le imprese potranno presentare richiesta dalle ore 10:00 del 23 luglio alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.

Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.