MISE e MEF: mini-bond a favore delle PMI

Il decreto interministeriale emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto col Ministero dell’Economia (decreto 5 giugno 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 luglio 2014) prevede la diffusione di mini-bond - obbligazioni societarie o titoli analoghi emessi dai soggetti beneficiari finali - a favore delle PMI (secondo i criteri dell’allegato 1 al regolamento n. 800/2008 della Commissione Europea del 6 agosto 2008) e dei loro consorzi (come definiti nelle Disposizioni operative del Fondo). Le piccole e medie imprese potranno pertanto ottenere maggiore liquidità finanziaria tramite l’aumento del numero di soggetti acquirenti dei mini-bond e l’introduzione di semplificazioni procedurali.
I mini-bond saranno garantiti dallo Stato attraverso il fondo centrale PMI gestito dal MISE e potranno avere una durata tra i 36 e i 120 mesi.
L’importo massimo garantito dal fondo per ogni PMI beneficiaria è pari a 1,5 milioni di euro.
Il fondo ha a disposizione 50 milioni di euro, che potrebbero salire a 100 milioni di euro con successivo decreto del MISE.
 
La garanzia del fondo potrà essere pari al:
  • 50% dell’ammontare dell’operazione sottostante se è previsto un rimborso a rate;
  • 30% dell’ammontare dell’operazione sottostante se è previsto un rimborso in un’unica rata.
Potranno richiedere la garanzia diretta del fondo le banche, gli intermediari finanziari e i gestori a fronte di:
  • Singole operazioni di sottoscrizioni di mini-bond
  • Portafogli di mini-bond.
Ai fini dell’ammissione alla garanzia del fondo, le operazioni di sottoscrizione di mini-bond - sia presentate singolarmente, sia comprese in un portafoglio di mini-bond - devono riguardare mini-bond aventi, ciascuno, le seguenti caratteristiche:
  • Essere finalizzati al finanziamento dell’attività d’impresa;
  • Non avere ad oggetto la sostituzione di linee di credito già erogate al soggetto beneficiario finale;
  • Presentare date di sottoscrizione e di messa a disposizione delle somme al soggetto beneficiario posteriori alla data di delibera del Consiglio di gestione che accoglie la richiesta di garanzia del Fondo;
  • Avere una durata compresa tra 36 e 120 mesi;
  • Non essere assistiti da altre garanzie, reali o assicurative, per la quota coperta dalla garanzia del Fondo.
Nel caso in cui i mini-bond prevedono la possibilità di conversione, la garanzia concessa dal Fondo ha efficacia fino alla data dell'eventuale utilizzo dell'opzione di conversione del mini-bond. Il portafoglio dei mini-bond, al fine dell’ammissione alla garanzia del fondo, deve avere un ammontare non inferiore a 50 milioni di euro e non superiore a 300 milioni di euro.  Per essere ammessi alla garanzia del Fondo i soggetti beneficiari finali sono valutati in base ai modelli di punteggio e alla relativa metodologia di applicazione previsti dalle Disposizioni operative del Fondo. 
News & Eventi
Esclamativa 12/05/2025 Regione Marche: Incentivi per interventi di efficientamento energetico

La Regione Marche mette a disposizione oltre 20 milioni di euro per sostenere le imprese in interventi di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% le emissioni di gas serra rispetto alla situazione iniziale. Possono partecipare tutte le imprese, di ogni dimensione, operanti in settori come industria, costruzioni, commercio, trasporti, energia, servizi tecnici e altri.

Gli investimenti ammissibili includono, ad esempio, impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sostituzione di impianti o macchinari ad alta efficienza, e miglioramenti energetici sugli edifici produttivi.

Il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 100% dei costi, combinando fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso zero.

La procedura è a sportello, con domande valutate in ordine di arrivo. Le imprese potranno presentare richiesta dalle ore 10:00 del 23 luglio alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.

Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.

Esclamativa 08/05/2025 Regione Lombardia - PMI: contributi a fondo perduto per l'ottenimento della parità di genere

La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.

A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.

Due le linee di finanziamento:

  • Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;

  • Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.

La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.

I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.

Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.

Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.