RUBRICA SMART 5.0 - Fattibilità tecnica ed economica: Un Caso Reale

Ben ritrovati, care lettrici e cari lettori con un nuovo appuntamento della Rubrica 5.0 Smart di Esclamativa.

Nell’articolo di oggi affronteremo un caso pratico per la valutazione di ammissibilità e per il calcolo dell’aliquota spettante in caso di installazione di impianto fotovoltaico.

La legge 4 luglio 2024, n. 95, modificando l’art. 38 comma 5 lettera a), del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, ha previsto “che nell’ambito dei progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici nelle misure e alle condizioni di cui al comma 4, sono inoltre agevolabili: a) gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo anche a distanza ai sensi dell’articolo 30, comma 1, lettera a) , numero 2), del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 , a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta”

Con la nuova Legge di Bilancio 2025 sono stati ridisegnati anche gli scaglioni riguardanti il fotovoltaico.

Gli investimenti che comprendono moduli con efficienza pari almeno al 21,5% e meglio definiti al comma 5 lettere a), b) e c) del Decreto Legge 2 marzo 2024 nr 19 art. 38 concorrono a formare la base di calcolo rispettivamente per il 130%, 140% e 150% del loro costo.

Tralasciando quindi tutti gli aspetti precedentemente trattati (investimento trainante, autoconsumo in loco o a distanza, ammissibilità dei moduli per efficienza e DNSH) affrontiamo insieme un caso pratico.

L’impresa vuole installare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria unità produttiva e ha un preventivo per un impianto ipotizziamo del valore di 200.000,00 €.

I kWp dell’impianto sono pari a 230. Questa prima informazione risulta già importante nel dimensionamento economico dell’impianto in ottica 5.0.

La Circolare Operativa al paragrafo 3.3 definisce, oltre alle spese ammissibili, anche i limiti di costo di seguito riportati:

Di conseguenza l’impianto dell’impresa X potrà essere agevolabile fino ad un limite di costo ammissibile pari a € 223.100,00.

Per il dimensionamento “tecnico” invece il GSE ha messo a disposizione un tool disponibile gratuitamente all’indirizzo: https://re.jrc.ec.europa.eu/pvg_tools/it/

La piattaforma dovrà essere compilata con alcune informazioni di default e con altre caratterizzanti l’impianto oggetto di agevolazione.

Per prima cosa sarà necessario inserire le coordinate geografiche del sito di installazione, inserendo latitudine e longitudine o l’indirizzo completo dell’unità produttiva.

Successivamente bisogna selezionare la tipologia di Database indicando il valore “PVGIS-SARAH2” come da indicazione della Circolare Operativa (valore di default) e poi la scelta della tipologia di Fotovoltaico che si vuole installare (valore caratteristico dell’impianto). Ipotizziamo che tale valore sia Silicio Cristallino. Una volta inserita la potenza dell’impianto bisognerà selezionare il valore 14 (di default) come perdite di sistema e indicare se i moduli saranno montati a terra o sul tetto del sito (valore caratteristico dell’impianto).

Infine scegliendo “mostra risultati” sarà possibile visualizzare anche in formato .pdf la producibilità attesa di energia elettrica dell’impianto.

Questo valore dovrà essere al massimo pari al 105 del fabbisogno energetico dell’impresa, calcolato come somma del totale di energia elettrica consumato nell’anno solare precedente l’investimento e la quota minima tra la stessa energia elettrica e l’energia termica consumata nello stesso periodo dall’impresa.

Attenzione, il pdf generato dall’applicazione è parte integrante della documentazione da conservare in caso di controlli successivi la Certificazione Ex Post.

Quindi, ricapitolando, quali passi seguire per non avere sorprese?

Verificare la fattibilità dell’investimento analizzando schede tecniche e certificazione dei moduli in ottica DNSH e ammissibilità degli stessi.

Quantificare la produttività dell’impianto non attraverso il preventivo del costruttore o del fornitore, ma tramite il tool disponibile su PVGIS e analizzare il fabbisogno dell’impresa con i consumi di energia come da formula della Circolare Operativa.

Infine analizzare i limiti di costo per essere certi che tutto il valore dell’impianto sia agevolabile.

Può non sembrare banale?

Non preoccupatevi, contattateci e saremo lieti di essere al vostro fianco dal primo all’ultimo passo di un investimento che comporta risparmi in termini di costi nel presente (con il Piano 5.0 e il credito associato) e nel futuro (mediante risparmio diretto dei consumi energetici).

Nel prossimo articolo della Rubrica 5.0 Smart tratteremo un caso pratico per agevolare un Software con l’obiettivo di fornire spunti di interesse e opportunità in ottica 5.0.

A presto!

Articolo a cura dell’ Ing. Salvatore Rossini

Ingegnere Industriale

Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa

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Esclamativa 07/05/2025 RUBRICA SMART 5.0 - Stage V: il passepartout per accedere al Piano Transizione 5.0

Con il Piano Transizione 5.0 si aprono scenari interessanti anche per il comparto agricolo, grazie alla possibilità di accedere a importanti agevolazioni per la sostituzione di trattrici e macchine semoventi non stradali.

Grazie ad un recente aggiornamento normativo (FAQ 4.24 del 10 aprile 2025), quando questi mezzi sono dotati di motorizzazione Stage V e vanno a sostituire veicoli obsoleti con motori Stage I o precedenti possono rientrare nei progetti agevolati previsti dal Piano Transizione 5.0

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Esclamativa 29/04/2025 UNIONCAMERE Lombardia: Contributi a fondo perduto per sostenere la digitalizzazione e l'innovazione tecnologica delle PMI lombarde

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Procedura a sportello.

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  • Ricerca e Sviluppo (progetti con elevato contenuto tecnologico, sperimentazione e trasferimento tecnologico);
  • Innovazione (progetti orientati all’introduzione di innovazioni organizzative e tecnologiche).

Le domande possono essere presentate continuativamente, a partire dalla data che sarà indicata nell’apposito avviso pubblico. La chiusura della richiesta è legata all’esaurimento delle risorse disponibili. Procedura a sportello.