CCIAA Verona: Contributi a fondo perduto per internazionalizzazione

La Camera di Commercio di Verona ha pubblicato il Bando per incentivi per l’internazionalizzazione con i seguenti obiettivi:

  • Sostenere il ricorso a servizi o soluzioni finalizzate ad avviare o rafforzare la presenza all’estero delle MPMI veronesi, attraverso l’analisi, la progettazione, la gestione e la realizzazione di iniziative sui mercati internazionali;
  • Promuovere la collaborazione delle MPMI lungo filiere orizzontali o verticali per l’export, al fine di aumentare la loro competitività attraverso, tra l’altro, la definizione di piani congiunti di internazionalizzazione e azioni di marketing o di promozione internazionale in comune;
  • Incrementare la consapevolezza e l’utilizzo delle possibili soluzioni offerte dal digitale a sostegno dell’export da parte delle imprese, in particolare lo sviluppo di iniziative di promozione e commercializzazione digitale;
  • Favorire interventi funzionali alla continuità operativa delle attività commerciali sull’estero da parte delle imprese durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 e alla ripartenza nella fase post-emergenziale.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto

Possono partecipare al bando:

  • Le MPMI così come definite dall’Allegato 1 del Regolamento UE n. 651/2014, aventi sede legale e/o unità locale in provincia di Verona;
  • Le aggregazioni di MPMI con sede legale e/o unità locale in provincia di Verona, costituite da almeno SEI imprese, nella modalità dell’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) o di semplice Accordo di progetto scritto o di Contratto di rete (le reti di imprese, costituite con forma giuridica di “contratto di rete” ai sensi del comma 4-ter dell’art. 3 del D.L. 10/02/2009, n. 5 convertito con modifiche dalla L. 9/04/2009 n. 33 e s.m.i., devono essere tra loro assolutamente indipendenti ovvero tra loro non associate o collegate. Le reti devono risultare iscritte al registro delle imprese alla data di presentazione della domanda di contributo) o coordinate da un Consorzio d’impresa con sede legale e/o unità locale in provincia di Verona. In sede di presentazione del progetto, dovrà essere indicato il soggetto capofila che sottoscriverà gli impegni contrattuali fungendo da referente per conto dell’aggregazione ai fini del bando.

Cosa finanzia il bando

Gli investimenti ammessi a contributo dovranno essere riconducibili a:


a) Percorsi di rafforzamento della presenza all’estero, quali ad esempio:

 

  • I servizi di analisi e orientamento specialistico per facilitare l’accesso e il radicamento sui mercati esteri, per individuare nuovi canali, ecc.;
  • Il potenziamento degli strumenti promozionali e di marketing in lingua straniera, compresa la progettazione, predisposizione, revisione, traduzione dei contenuti di cataloghi/ brochure/presentazioni aziendali;
  • L’ottenimento o il rinnovo delle certificazioni di prodotto necessarie all’esportazione nei Paesi esteri o a sfruttare determinati canali commerciali (es. GDO);
  • La protezione del marchio dell’impresa all’estero;
  • I servizi di assistenza specialistica sul versante legale, organizzativo, contrattuale o fiscale legato all’estero, con specifico riferimento alle necessità legate all’emergenza sanitaria da Covid-19;
  • L’accrescimento delle capacità manageriali dell’impresa attraverso attività formative a carattere specialistico (soprattutto a distanza);
  • Lo sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di temporary export manager (TEM) e digital export manager in affiancamento al personale aziendale;

b) Lo sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero (a partire da quelli innovativi basati su tecnologie digitali), quali ad esempio:

 

  • La realizzazione di “virtual matchmaking”, ovvero lo sviluppo di percorsi (individuali o collettivi) di incontri d’affari e B2B virtuali tra buyer internazionali e operatori nazionali, anche in preparazione a un’eventuale attività incoming e outgoing futura;
  • L’ avvio e lo sviluppo della gestione di business on line, attraverso l’utilizzo e il corretto posizionamento su piattaforme/ marketplace/ sistemi di smart payment internazionali;
  • Progettazione, predisposizione, revisione, traduzione dei contenuti del sito internet dell’impresa, ai fini dello sviluppo di attività di promozione a distanza;
  • La realizzazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera per favorire le attività di e-commerce;
  • La partecipazione a fiere o eventi con finalità commerciale all’estero (sia in Paesi UE, sia extra Ue) o anche a fiere internazionali in Italia;
  • La realizzazione di attività ex-ante ed ex-post rispetto a quelle di promozione commerciale (compresa quella virtuale), quali: analisi e ricerche di mercato per la predisposizione di studi di fattibilità inerenti a specifici mercati di sbocco; ricerca clienti/partner per stipulare contratti commerciali o accordi di collaborazione; servizi di follow-up successivi alla partecipazione per finalizzare i contatti di affari.

Quali sono le spese ammissibili

Sono ammissibili le spese per:

  • a) Servizi di consulenza e/o formazione relativi a uno o più ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale tra quelli previsti dal bando;
  • b) Acquisto o noleggio di beni e servizi strumentali funzionali allo sviluppo delle iniziative previste dal bando;
  • c) Realizzazione di spazi espositivi (virtuali o fisici, compreso il noleggio e l’eventuale allestimento, nonché l’interpretariato e il servizio di hostess) e incontri d’affari, comprendendo anche la quota di partecipazione/iscrizione e le spese per l’eventuale trasporto dei prodotti (compresa l’assicurazione).

Tutte le spese possono essere sostenute a partire dal 1° febbraio 2020 e fino al 30 giugno 2021.
Le imprese e/o aggregazioni che risultano ammesse al contributo di cui al Bando “Incentivi per l’internazionalizzazione – anno 2019”, non potranno presentare domanda per gli stessi investimenti.

Misura del contributo

Il bando prevede la concessione di un contributo pari al 50% (IVA e/o imposte estere escluse) delle spese ammissibili, sino ad un importo massimo di

  • € 12.000,00 per la partecipazione in forma singola;
  • € 12.000,00 per impresa, fino ad un importo complessivo non superiore a € 75.000,00 per la partecipazione in forma aggregata.

Verrà, inoltre, corrisposta una ulteriore somma di € 2.500,00 per ciascuna domanda presentata da aggregazioni di imprese, purché ammessa a contributo.
Qualora le domande ammissibili non consentano l’utilizzo dello stanziamento complessivo, si procederà all’incremento della percentuale del contributo a tutte le imprese beneficiarie, fino ad un massimo del 60%

Modalità di presentazione

Le domande di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, dalle ore 8:00 del 20 agosto 2020 alle ore 21:00 del 30 settembre 2020.


L’ordine di precedenza nella graduatoria è determinato dai seguenti criteri di priorità:

 

  • 1) Partecipazione in forma aggregata;
  • 2) Numero decrescente dei componenti dell’aggregazione;
  • 3) Ammontare crescente dell’investimento ammesso a contribuzione;
  • 4) Iscrizione nell’elenco del “Rating di Legalità” delle imprese partecipanti (nel caso di partecipazione in forma aggregata la suddetta iscrizione può essere riferita anche ad una sola impresa).

L’ammissione al contributo avverrà sino ad esaurimento dei fondi disponibili.

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Previsto un contributo a fondo perduto fino a 12.000 €.

 

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