CCIAA Bologna: Seconda edizione del bando per contributi a fondo perduto per l'acquisto di sistemi e servizi di sicurezza

Hanno ancora tempo fino al 30 giugno 2020 le imprese ubicate nell'area metropolitana di Bologna che desiderano fare richiesta alla Camera di Commercio di Bologna di un contributo a fondo perduto del 50 % per l'acquisto di sistemi e servizi di sicurezza.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto

Possono fare richiesta di contributo a fondo perduto le micro e piccole imprese che per 2 anni consecutivi non hanno superato i seguenti parametri:

  • microimpresa è definita come un’impresa il cui organico sia inferiore a 10 persone (calcolate in termini U.L.A.- unità lavorative annue) e il cui fatturato o totale di bilancio non superi i 2 milioni di euro;
  • piccola impresa è definita come un’impresa il cui organico sia inferiore a 50 persone (calcolate in termini U.L.A.) e il cui fatturato o totale di bilancio non superi i 10 milioni di euro.

Possono inoltre fare richiesta di contributo:

  • I consorzi di imprese;
  • Le reti di imprese;
  • I raggruppamenti temporanei d'impresa (RTI) e le associazioni temporanee d'impresa (ATI).

Sono esclusi dai soggetti finanziabili i seguenti settori:

  • Produzione primaria in agricoltura (coltivazione del fondo e allevamento bestiame);
  • Pesca;
  • Acquacoltura.

Cosa finanzia il bando 

Il bando finanzia:

  • l'acquisto e l'installazione di sistemi di sicurezza nuovi di fabbrica;
  • l'acquisto di servizi di sicurezza.

Sono ammissibili solo l’acquisizione e relativa installazione di impianti o sistemi di nuova fabbricazione di cui sopra, esclusi gli ampliamenti e gli adeguamenti dei preesistenti.

Non sono ammissibili interventi di edilizia se non strettamente legati all'installazione dei predetti dispositivi per i quali è richiesto il contributo.

Quali sono le spese ammissibili

Sono ammissibili le seguenti spese:

  • 1) Sistemi di videoallarme antirapina in grado di interagire direttamente con gli apparati in essere presso le sale e le centrali operative della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri o degli Istituti di Vigilanza, conformemente ai principi predisposti dal Garante per la protezione dei dati personali in materia di videosorveglianza;
  • 2) Sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi biometrici per l’accesso a locali protetti, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni;
  • 3) Casseforti, blindature, sistemi antitaccheggio, inferriate, porte di sicurezza, serrande e vetri antisfondamento;
  • 4) Sistemi di pagamento elettronici: POS e carte di credito, contactless e phone payment (vengono ammessi i canoni del servizio riferiti all’anno in corso, purché la fatturazione ed il pagamento integrale sia avvenuto tra il 12 ottobre 2019 e la data di invio della domanda);
  • 5) Dispositivi di illuminazione notturna, interni ed esterni ai locali aziendali, installati allo scopo di consentire la vista dell’interno dei locali aziendali e quindi anche la presenza di eventuali intrusi;
  • 6) Sistemi di rilevazione delle banconote false;
  • 7) Sistemi di allarme e videosorveglianza acquisiti con contratto d’uso che prevedano una connessione da remoto/app, inclusi i relativi servizi (vengono ammesse le spese connesse all’attivazione del servizio ed i canoni del medesimo riferiti all’anno in corso, purché la fatturazione ed il pagamento integrale sia avvenuto tra il 12 ottobre 2019 e la data di invio della domanda);
  • 8) Contratti stipulati con istituti di vigilanza per la sorveglianza dei locali aziendali (vengono ammessi i canoni del servizio riferiti all’anno in corso, purché la fatturazione ed il pagamento integrale sia avvenuto tra il 12 ottobre 2019 e la data di invio della domanda).

I sistemi di sicurezza e i dispositivi di pagamento per i quali si richiede il contributo dovranno risultare installati entro la data del 30 giugno 2020. 

Misura del contributo a fondo perduto

Il bando prevede un contributo a fondo perduto del 50 % delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 3.000.

 

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