Economia Circolare: Ancora disponibili risorse per progetti di R&S per la riconversione produttiva delle imprese

Erano 72, al 23 dicembre 2020, le domande presentate a valere sul Bando Economia Circolare del MiSe, finalizzato alla promozione di progetti di ricerca e sviluppo che prevedano la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia, in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e minimizzare la produzione di rifiuti. Richiesti 76 dei 217 milioni a disposizione per la misura.

Sono nell'ordine la Lombardia, l'Emilia Romagna ed il Veneto le regioni in cui risiedono la maggior parte delle imprese, per lo più grandi e medie, che hanno presentato progetti di ricerca e sviluppo relativi alla fabbricazione e trasformazione avanzata.

Le risorse ancora disponibili consentono alle imprese, in particolare del Mezzogiorno, di continuare a presentare domande di contributo.

Cosa finanzia il bando

Il Bando Economia Circolare sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all'obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (Key Enabling Technologies, KETs).

I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
  • 1. Innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
  • 2. Progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
  • 3. Sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua;
  • 4. Strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  • 5. Sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati;
  • 6. Sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

I progetti ammissibili inoltre devono:

  • a. Essere realizzati nell'ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  • b. Prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000 e non superiori a euro 2 milioni;
  • c. Avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.

Chi può beneficiare dell'incentivo

Possono beneficiare degli incentivi previsti dal bando le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta (mediante lo strumento del contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione: consorzio e l’accordo di partenariato).
Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.

Quali sono le spese ammissibili

Sono ammissibili le spese e i costi relativi a:

  • a) Il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione o di somministrazione lavoro ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • b) Gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscale ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui gli strumenti e le attrezzature, o parte di essi, per caratteristiche d’uso siano caratterizzati da una vita utile pari o inferiore alla durata del progetto, i relativi costi possono essere interamente rendicontati, previa attestazione del responsabile tecnico del progetto e positiva valutazione di Invitalia;
  • c) I servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • d) Le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 per cento dei costi diretti ammissibili del progetto, secondo quanto stabilito dall’articolo 29 del regolamento (UE) n. 1290/2013;
  • e) I materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto, di nuova fabbricazione. Nel caso di utilizzo di materiali esistenti in magazzino, il costo ammissibile è quello di inventario di magazzino, con esclusione di qualsiasi ricarico per spese generali.

Misura e tipologia dell'incentivo

Il bando prevede la concessione di un finanziamento agevolato a copertura del 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto e di un contributo a fondo perduto la cui misura varia in base alla dimensione aziendale, come segue:

 20% per le micro e piccole imprese e per gli organismi di ricerca
• 15% per le medie imprese;
• 10% per le grandi imprese.

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 il contributo varia a seconda del regime di aiuti:

  • regime “de minimis”: contributo in conto capitale a fondo perduto del 70% della spesa ammissibile;
  • regime di esenzione: contributo in conto capitale del 55% per le micro e piccole imprese, 45% per le medie imprese.
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  • Per la ISO 45001 - Sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori la percentuale di aiuto è pari al 60%.