Contributi a fondo perduto per progetti di digitalizzazione base o avanzata delle imprese emiliano-romagnole

La Regione Emilia Romagna un contributo a fondo perduto per finanziare le imprese del terriorio che realizzino progetti innovativi, finalizzati ad introdurre le più moderne tecnologie digitali nei propri processi produttivi e organizzativi, nei propri prodotti e servizi, nelle catene di distribuzione e vendita, nelle relazioni con i diversi attori delle catene del valore e delle filiere di appartenenza e nei sistemi di comunicazione.

Quale tipologia di contributo prevede il Bando per il sostegno della transizione digitale della Regione Emilia Romagna?

Il Bando per il sostegno della transizione digitale della Regione Emilia Romagna prevede la concessione di contributo a fondo perduto nella misura pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile, elevabile di 5 punti percentuali nel caso in cui, al momento della domanda, ricorra una o più delle ipotesi di seguito elencate:

  • qualora il progetto proposto abbia una ricaduta positiva sull’occupazione dell’impresa proponente in termini di acquisizione di nuove competenze nel settore dell’ICT o dell’organizzazione aziendale;
  • qualora l’attività di impresa del richiedente sia caratterizzata, al momento della domanda, dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile;
  • nel caso in cui i soggetti proponenti, che abbiano un fatturato annuo pari o maggiore a 2 mln di €, siano in possesso, al momento della domanda, del rating di legalità;
  • nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle sedi operative/unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree montane;
  • nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle sedi operative/unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree dell’Emilia-Romagna comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale approvata dalla Commissione Europea;
  • nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle sedi operative/unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree interne dell’Emilia-Romagna (AREE INTERNE).

Il contributo complessivo concedibile, anche in presenza dei requisiti per ottenere l’applicazione delle premialità sopra indicate, non potrà comunque superare l’importo massimo di euro 150.000.

Quale tipologia di interventi finanzia il Bando per il sostegno della transizione digitale della Regione Emilia Romagna?

Il Bando per il sostegno della transizione digitale della Regione Emilia Romagna finanzia interventi finalizzati alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi e organizzativi aziendali e dei prodotti, con particolare riferimento all’implementazione di soluzioni digitali nelle catene di fornitura, vendita ed e-commerce, distribuzione di beni e logistiche, nei processi di erogazione dei servizi, nei sistemi di comunicazione e di marketing.

Gli interventi potranno riguardare:
 
  • l’implementazione di soluzioni tecnologiche finalizzate a favorire un primo passo verso l’ottimizzazione delle funzioni aziendali (DIGITALIZZAZIONE BASE);

oppure

  • l’introduzione/implementazione di almeno una delle 9 tecnologie abilitanti previste dal piano nazionale impresa 4.0 (Internet delle cose, Big data analytics, Integrazione orizzontale e verticale dei sistemi, Simulazioni virtuali, Robotica, Cloud computing, Realtà aumentata, Stampanti 3d, Cybersecurity), compreso l’adattamento di impianti esistenti ad almeno una delle suddette tecnologie (DIGITALIZZAZIONE AVANZATA).

Gli interventi dovranno inoltre:

  • essere avviati a partire dalla data del 1° luglio 2022 e conclusi entro la data del 31 dicembre 2023;
  • essere realizzati presso l’unità produttiva/sede operativa dell’impresa richiedente ubicata nel territorio della Regione Emilia-Romagna;
  • avere una dimensione minima finanziaria non inferiore a 20.000 euro.

Gli interventi NON dovranno ricomprendere attività che sono parte di un’operazione oggetto di delocalizzazione in Emilia-Romagna o che costituiscono trasferimento di una attività produttiva in Emilia-Romagna da uno stato membro dell’Unione o da un’altra Regione italiana.

Quali spese finanzia il Bando per il sostegno della transizione digitale della Regione Emilia Romagna?

Il Bando per il sostegno della transizione digitale della Regione Emilia Romagna finanzia le seguenti spese:

 

  • a) acquisto di strumenti, attrezzature, macchinari hardware (ivi comprese le spese di trasporto), software e/o servizi erogati nella soluzione cloud computing e SAAS (Software as a service);
  • b) realizzazione di piccoli interventi edili, murari e di arredo strettamente collegati e funzionali all’installazione di strumenti, macchinari e attrezzature. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 10% della voce di spesa indicata nella precedente lettera a) e comunque per un importo massimo di 10.000,00 €;
  • c) acquisizione di consulenze specialistiche legate all’implementazione dei processi oggetto di intervento. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 30% della voce di spesa indicata alla lettera a) e b) e comunque per un importo massimo pari a 20.000,00 €;
  • d) costi generali per la definizione e gestione del progetto, compreso l’addestramento del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste per effetto dell’implementazione del progetto di digitalizzazione. Tale spesa è riconosciuta applicando, ai sensi dell’articolo 54, comma 1, lettera a) del Regolamento (UE) 2021/1060, un tasso forfettario pari al 5% della somma delle voci di spesa indicate nelle lettere a), b) e c)

Per essere ammissibili i progetti devono comprendere obbligatoriamente la realizzazione delle spese di cui alla voce a) e tale requisito va mantenuto anche in fase di rendicontazione delle spese, pena la revoca del contributo.

Le fatture devono essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo ricompreso tra la data del 1° luglio 2022 e la data del 28 febbraio 2024 devono riferirsi alle attività e agli interventi svolti entro il 31/12/2023, salve eventuali proroghe.

Chi può beneficiare dei contributi previsti dal Bando per il sostegno della transizione digitale della Regione Emilia Romagna?

Possono presentare domanda di contributo le imprese, aventi qualunque forma giuridica, operanti in tutti i settori di attività economica, tra i quali quello manifatturiero, del commercio, del turismo e dei servizi, in possesso dei seguenti requisiti, al momento della presentazione della domanda di contributo:

 

• devono essere regolarmente costituite ed iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio;

  • devono avere l’unità locale o la sede operativa nelle quali si realizza il progetto nel territorio della Regione Emilia-Romagna;
  • devono possedere le dimensioni di micro, piccole e medie imprese;
  • non devono essere destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 o essere stati condannati con sentenza definitiva o, ancorché non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all’articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale;
  • devono essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a procedure di regolazione dell’insolvenza previste dalla legge fallimentare e da altre leggi speciali o alle ad altre procedure vigenti per effetto dell’entrata in vigore del D. Lgs. n. 14/2019 e ss. mm..

Non possono accedere ai contributi previsti nel presente bando:

  • le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio;
  • le imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli.

Quando e come richiedere i contributi previsti dal Bando per il sostegno della transizione digitale della Regione Emilia Romagna?

Le domande di contributo dovranno essere compilate, validate ed inviate alla Regione esclusivamente per via telematica e dovranno essere trasmesse alla Regione entro e non oltre i seguenti termini:

  • dalle ore 10.00 del giorno 13 settembre 2022 alle ore 13.00 del giorno 20 settembre 2022 dovranno essere presentate le domande relative ai progetti che prevedono la realizzazione di una parte della spesa, per almeno il 20% della spesa complessiva, nell’anno 2022;
  • dalle ore 10.00 del giorno 21 settembre 2022 alle ore 13.00 del 20 ottobre 2022 dovranno essere presentate le domande relative ai progetti che non prevedono la realizzazione di una parte della spesa nell’anno 2022.

La procedura di selezione delle domande e valutazione dei progetti sarà di tipo valutativo a sportello e sarà effettuata, pertanto, secondo l’ordine cronologico di presentazione degli stessi.
Nel caso in cui due o più domande siano arrivate nello stesso momento temporale verrà data precedenza alla domanda che prevede l’investimento ammesso più elevato.

News & Eventi
Esclamativa 12/05/2025 Regione Marche: Incentivi per interventi di efficientamento energetico

La Regione Marche mette a disposizione oltre 20 milioni di euro per sostenere le imprese in interventi di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% le emissioni di gas serra rispetto alla situazione iniziale. Possono partecipare tutte le imprese, di ogni dimensione, operanti in settori come industria, costruzioni, commercio, trasporti, energia, servizi tecnici e altri.

Gli investimenti ammissibili includono, ad esempio, impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sostituzione di impianti o macchinari ad alta efficienza, e miglioramenti energetici sugli edifici produttivi.

Il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 100% dei costi, combinando fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso zero.

La procedura è a sportello, con domande valutate in ordine di arrivo. Le imprese potranno presentare richiesta dalle ore 10:00 del 23 luglio alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.

Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.

Esclamativa 08/05/2025 Regione Lombardia - PMI: contributi a fondo perduto per l'ottenimento della parità di genere

La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.

A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.

Due le linee di finanziamento:

  • Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;

  • Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.

La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.

I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.

Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.

Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.