Privacy

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A otto mesi dall’entrata in vigore del regolamento comunitario sulla protezione dei dati personali (GDPR del 25 maggio 2018) la Commissione fa un primo bilancio dei risultati ottenuti con l’introduzione delle nuove norme.   

Scadrà ad agosto un bando di Horizon 2020 finalizzato destinato a finanziare progetti di ottimizzazione del trattamento dei dati in ottemperanza al GDPR.

Il Garante della Privacy ha pubblicato l'aggiornamento 2018 della Guida all'applicazione del Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali. Il documento individua le principali novità e criticità che le imprese dovranno affrontare per dare piena applicazione al Regolamento.

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Accountability, data protection by default and by design: ecco il nuovo approccio privacy basato sul rischio nella guida del Garante.

Il 26 marzo 2018 il Garante ha pubblicato le FAQ  sul responsabile della protezione dei dati privacy in ambito privato: chi è, quali requisiti deve possedere, chi è obbligato a nominarlo.

Solo un’azienda su cinque conosce gli obblighi dettati dal nuovo Regolamento Europeo in materia di trattamento dei dati personali. La nuova normativa, che è già in vigore, diverrà vincolante da maggio 2018.

Il Gruppo dei Garanti dell'UE (WP 29) ha approvato il 13 dicembre 2016, le prime Linee Guida per l’implementazione del nuovo Regolamento sulla protezione dei dati personali (Reg. UE n. 679/2016) in previsione della completa applicazione prevista per il 25 maggio 2018.

Pubblicati sulla GUUE del 4 maggio  2016 il Regolamento (UE) n. 2016/679 in materia di protezione dei dati personali e la Direttiva (UE) n. 2016/680 che regola il trattamento nei settori di prevenzione e contrasto dei reati, di repressione dei crimini o di esecuzione di sanzioni penali da parte delle autorità competenti. Il Regolamento, in vigore dal 25 maggio prossimo, dovrà essere applicato dal 25 maggio 2018. 
 
 

Le regole per il corretto trattamento dei dati personali dei lavoratori da parte di soggetti pubblici e privati sono state pubblicate in un Vademecum predisposto dal Garante per la protezione dei dati personali.

Il garante ha escluso quattro casi dall’obbligo della verifica preliminare per la biometria impiegata. Inoltre, il nuovo provvedimento presenta un calendario per la regolarizzazione delle misure e degli accorgimenti di sicurezza relativi al trattamento di dati biometrici.
 
Le videoriprese in ambito lavorativo sono possibili se rispondono a determinati limiti ed esigenze stabiliti dalla Cassazione. La delega al Governo sui controlli a distanza potrebbe introdurre delle novità in materia.
Il Garante per la privacy ha rinnovato le autorizzazioni al trattamento dei dati sensibili e giudiziari  efficaci dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2016.
La legge sulla privacy si applica anche alle telecamere installate a tutela della propria abitazione se riprendono vie o aree pubbliche.
Il Garante della privacy ha permesso la localizzazione del lavoratore tramite un’applicazione attiva nello smartphone aziendale per fini organizzativi e produttivi ovvero per la sicurezza del lavoro, ma con una serie di cautele.
 
 
Il Garante della privacy ha stabilito che la prassi degli studi medici di lasciare a disposizione del paziente ricette mediche e certificati non è in contrasto con il codice della privacy, purché gli stessi siano imbustati.
 
 

Federprivacy  lo ha di recente segnalato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente dell’Autorità Garante per la Privacy, Antonello Soro.

 

Il Garante della privacy [doc. web n. 3325380] ha respinto la richiesta di una società di attivare un sistema di videosorveglianza che avrebbe violato la legittima aspettativa di intimità e la dignità dei lavoratori, confermando il divieto di installazione di telecamere all'interno degli spogliatoi dei dipendenti. L'azienda metalmeccanica riteneva la misura necessaria per arginare le "numerose e ripetute segnalazioni di effrazioni negli spogliatoi", che l'avevano già  indotta a rafforzare gli armadietti, dotandoli di lucchetti, e a installare una telecamera all'ingresso degli spogliatoi.
Il titolare dei dati sensibili illecitamente trattati deve dimostrare la lesione del diritto della riservatezza al fine di ottenere un risarcimento, come stabilito dalla Corte di cassazione.
Data la riservatezza della comunicazione, non è più possibile per la banca effettuare il recupero crediti attraverso telefonate preregistrate, a meno che non possa garantire che le sue comunicazioni giungano solo al destinatario o a persone autorizzate dal medesimo.  
 
 
La Corte di Cassazione ha chiarito che l’installazione di una telecamera puntata sui dipendenti, o in luoghi di lavoro dove questi hanno accesso anche occasionalmente, comporta la responsabilità penale del datore di lavoro qualora effettuata senza aver ricevuto preventivamente l’autorizzazione dell’ispettorato del lavoro o senza aver stipulato prima uno specifico accordo con le rappresentanze sindacali.
 
 

Il Garante della privacy autorizza due nuovi sistemi per la firma dei clienti sui tablet dei promotori finanziari.

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Nuove ipotesi di reato tra quelli che fanno scattare la responsabilità delle società a norma del D. lgs. 231/2001. I delitti sulla privacy, la frode informatica con sostituzione dell'identità digitale e l'indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito ampliano il catalogo dei reati, così come previsto dall'art.9 del Dl 14/8/2013, n. 93 contenente disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere.
  

Cosa è lo spam? Come ci si difende dall'invio di e-mail e sms promozionali indesiderati? A chi ci si può rivolgere per avere informazioni e tutela? A queste domande risponde la nuova campagna informativa del Garante privacy rivolta alla vasta platea degli utenti, con l'obiettivo di fornire indicazioni utili per prevenire e contrastare la ricezione di messaggi commerciali indesiderati, se non addirittura molesti.