La bozza del Decreto Aiuti-ter, approvata al Consiglio dei Ministri lo scorso 16 settembre 2022, ha prorogato e aumentato la portata delle misure messe in campo dal Governo per contrastare il caro energia causato dal conflitto russo-ucraino.
Con riferimento ai mesi di ottobre e novembre 2022, l'aliquota del credito d'imposta, destinato alle imprese sia energivore e gasivore sia non energivore e non gasivore è stata elevata dal 25% al 40%.
Il credito d'imposta energia è destinato alle seguenti tipologie di imprese:
Dal 1° gennaio 2018, secondo quanto previsto dal decreto del Mise del 21 dicembre 2017, le imprese energivore sono quelle che hanno un consumo medio di energia elettrica pari ad almeno 1 GWh/anno e che sono in possesso di almeno uno dei requisiti che seguono:
Con recente decreto del 2 marzo 2018 il MISE ha definito le imprese a forte consumo di gas naturale, o imprese gasivore, come imprese che hanno consumi annuali di gas naturale maggiori o uguali a 1 GWh.
Considerando un potere calorifico tipico PCS pari a 10.5725 KWh/smc, ad 1GWh corrispondono 94.852 smc/anno. Dunque se un'impresa consuma quasi 95 mila standard metri cubi annui può rientrare nelle agevolazioni dedicate ai gasivori.
Oltre al parametro del consumo annuo, analogamente alle imprese energivore, anche per le imprese gasivore devono rispettare ulteriori requisiti relativi al codice ateco ed all’indice di intensità gasivora rispetto al VAL, quali:
a) avere un codice ATECO principale che corrisponda ai codici NACE indicati nell’Annesso 3 delle Linee Guida;
b) avere un codice ATECO principale che corrisponda ai codici NACE indicati nell’Annesso 5 delle Linee Guida ed essere caratterizzate da un indice di intensità gasivora calcolato rispetto al Valore Aggiunto Lordo, come previsto dall’Allegato 4 alle Linee Guida CE, non inferiore al 20%.
Per le imprese energivore è previsto un credito d’imposta sulla componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata del:
Per le imprese gasivore è previsto un credito d’imposta sulla spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici del:
Per le imprese non energivore, ovverosia quelle che dispongono di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, è previsto un credito d’imposta sulla componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata del:
Per le imprese non gasivore, ovverosia quelle che hanno i requisiti di impresa gasivora, è previsto un credito d’imposta sulla spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici del:
Pubblicato lo scorso 1° marzo, il Decreto Legge che mette in campo misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Stanziati 8 miliardi di euro, di cui circa 5,5 saranno destinati ad affrontare l'aumento del costo dell'energia e sostenere le filiere produttive più colpite dalla crisi energetica in corso.
Al via il bando Next Fashion di Regione Lombardia: 13 milioni di euro per progetti di ricerca e sviluppo nel settore Tessile, Moda e Accessorio, con focus su innovazione, sostenibilità e competitività.
Possono partecipare partenariati composti da 3 a 6 imprese, di cui almeno una PMI. Previsti contributi a fondo perduto fino al 60%, su spese ammissibili minime di 500.000 euro.
I progetti devono essere realizzati in Lombardia, durare massimo 24 mesi e vanno presentati dal 16 settembre al 17 novembre 2025.
La Camera di Commercio dell'Emilia ha pubblicato il Bando CER 2025 che sostiene, con contributi a fondo perduto, la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Sono ammesse spese per consulenze, studi di fattibilità e documentazione tecnica. Possono partecipare CER composte da almeno 10 soggetti, in maggioranza micro, piccole e medie imprese (MPMI). Domande online dal 22 luglio al 28 novembre 2025.
Il bando “Innovazione Strategica Moda” della Regione Toscana sostiene le micro, piccole e medie imprese del settore moda con contributi a fondo perduto fino all’80%, destinati a progetti di innovazione tecnologica, organizzativa e di industrializzazione.
Sono ammissibili spese per consulenze specialistiche, attività di ricerca, macchinari e attrezzature 4.0 e 5.0, brevetti e beni immateriali.
I progetti devono avere un valore compreso tra 200.000 e 1.500.000 euro.
Le domande possono essere presentate esclusivamente online, a partire dal 15 settembre 2025, tramite procedura a sportello automatica, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.