Modelli Organizzativi D.lgs 231/01

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Secondo un’indagine dell’Università di Padova condotta nel Triveneto sono calati del 34% i reati relativi al Dlgs 231/2001 contestati alle imprese.
Con la direttiva PIF è prossima l’introduzione delle frodi fiscali nel catalogo dei reati presupposto previsti dal Dlgs 231/2001.
Allo studio della Camera l’innalzamento da uno a 5 anni della durata minima delle misure interdittive del Dlgs 231/2001 che si vanno ad aggiungere alle sanzioni pecuniarie.

Paga la società, oltre ai dirigenti, per l’omicidio colposo del dipendente: a puntualizzarlo la Corte di Cassazione con la sentenza n. 2544 della quarta sezione penale deposita il 21 gennaio 2016.

Giovedì 30 Ottobre presso L’Ordine dei Commercialisti di Modena, in Via Emilia Est 25, si é tenuto il seminario dal titolo Il D.lgs 231/2001: panoramica del decreto a 10 anni dalla sua entrata in vigore. Utilità del Modello Organizzativo nell’ambito dell’attività svolta dai liberi professionisti.
 
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24/02/2014 è stato pubblicato il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali recante "Recepimento delle procedure semplificate per l'adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese (MOG)".

Nuove ipotesi di reato tra quelli che fanno scattare la responsabilità delle società a norma del D. lgs. 231/2001. I delitti sulla privacy, la frode informatica con sostituzione dell'identità digitale e l'indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito ampliano il catalogo dei reati, così come previsto dall'art.9 del Dl 14/8/2013, n. 93 contenente disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere.
  

La Corte di Cassazione, Seconda Sezione Penale, con sentenza n. 4703/12  ha ritenuto applicabile la misura cautelare dell'interdizione dall'esercizio dell'attività, ex art. 13 del d.lgs. 231/01, ad uno studio professionale.

Al vaglio della Commissione Giustizia del Senato la possibilità di rendere obbligatorio per gli enti l’adozione dei Modelli Organizzativi 231 e dell’Organo di Vigilanza.