Al via il bando Next Fashion di Regione Lombardia: 13 milioni di euro per progetti di ricerca e sviluppo nel settore Tessile, Moda e Accessorio, con focus su innovazione, sostenibilità e competitività.
Possono partecipare partenariati composti da 3 a 6 imprese, di cui almeno una PMI. Previsti contributi a fondo perduto fino al 60%, su spese ammissibili minime di 500.000 euro.
I progetti devono essere realizzati in Lombardia, durare massimo 24 mesi e vanno presentati dal 16 settembre al 17 novembre 2025.
Il bando “Innovazione Strategica Moda” della Regione Toscana sostiene le micro, piccole e medie imprese del settore moda con contributi a fondo perduto fino all’80%, destinati a progetti di innovazione tecnologica, organizzativa e di industrializzazione.
Sono ammissibili spese per consulenze specialistiche, attività di ricerca, macchinari e attrezzature 4.0 e 5.0, brevetti e beni immateriali.
I progetti devono avere un valore compreso tra 200.000 e 1.500.000 euro.
Le domande possono essere presentate esclusivamente online, a partire dal 15 settembre 2025, tramite procedura a sportello automatica, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
19/07/2021
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Rilancio del Ministero dello Sviluppo economico che prevede un contributo a fondo perduto del 50% delle spese ammissibili a sostegno delle piccole imprese dei settori dell'industria tessile, della moda e degli accessori.
Entro 30 giorni dall' entrata in vigore del DL Sostegni bis saranno emanate disposizioni per rendere operativo il credito d'imposta, pari al 30% sulle rimanenze finali di magazzino, nel settore del tessile, della moda e degli accessori, applicabile sia al periodo d'imposta 2020 che al periodo d'imposta 2021.
Dal MISE un contributo a fondo perduto del 50% in favore delle imprese dei settori tessile, moda e accessori per interventi finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design; all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo; alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi; all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali; al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili, in linea con i principi dell’economia circolare.